A distanza di oltre quindici anni dal loro trionfale reunion tour, Sting torna sulle motivazioni che hanno portato i Police allo scioglimento
Se guardiamo le classifiche e i sondaggi degli appassionati, una potenziale reunion dei The Police è in questo momento al secondo posto assoluto nelle aspettative dei fan. Davanti ci sono solo i Led Zeppelin.
Ma la band di Sting, Summers e Copeland ha chiuso. E a meno di clamorosi colpi di scena non ci sarà più alcun modo di rivederli dal vivo.
Sting e i The Police
A escluderlo ancora una volta è stato Sting, frontman e fondatore della band che ha spazzato via con il suo rock venato di punk e di reggae le classifiche di Stati Uniti ed Europa con una serie di album trionfali. Ora ognuno dei tre fondatori è impegnato in progetti solisti. Andy Summers sta girando con un tour nel quale rievoca molti brani dei The Police insieme al proprio repertorio. Stessa cosa per Stewart Copeland, tra l’altro attivissimo sui social, che si divide tra esibizioni e colonne sonore.
Sting recentemente dal vivo per un tour che è passato anche dall’Italia, viene spesso nel nostro paese. Ha casa qui. E quando può si rilassa in Toscana.
Ma le parole che Sting ha rielaborato sui The Police nel corso di una lunga intervista lasciano intendere che la storia della band è definitivamente chiusa.
I motivi dello scioglimento
Queste le parole di Sting: “È una decisione che abbiamo preso tutti insieme molto tempo fa. Non c’è stata una rottura, ma la consapevolezza che nessuno di noi tre voleva continuare in quel modo. Io personalmente ho realizzato la cosa a New York quando abbiamo suonato allo Shea Stadium, nel 1983 per il tour di Synchronicity. Era tutto grandioso, l’apoteosi della grandiosità. E l’ho odiato. Sono entrato nei camerini e ho detto che non potevamo andare avanti così, che stava diventando noioso e che avremmo finito per detestare quello che facevamo. E tutti si sono trovati d’accordo con me”.
Lo stop definitivo
La band in realtà si era riunita una prima volta nel 1986. Ma non funzionò. Sting aveva avuto un enorme successo solista, Copeland era caduto da cavallo e per mesi non poteva nemmeno camminare. Alla fine la band si divise definitivamente fino al 2007. Quando tornò insieme per qualche concerto celebrativo e un lungo reunion tour.
Ma senza alcun futuro: “Ce lo siamo detti fin dall’inizio. Facciamo questo tour… e basta. Niente disco, niente nuovi brani, niente studio e niente nuovi tour. Una serie di concerti per far sentire le nostre canzoni alla generazione dopo. E basta. Sapevamo fin dall’inizio che i The Police sarebbero finiti per sempre con quella tournee”.
Nel frattempo a portare in giro la musica dei Police è Andy Summers, attivissimo con un tour americano e una propria band con la quale ripropone tutti i classici del suo vecchio gruppo.