La figura di David Bowie ha assunto un’importanza leggendaria con Ziggy Stardust, il suo personaggio più amato: ma il rocker lo ‘uccise’ nel 1973 senza mai più riportarlo in scena
Il genio di David Bowie, capace poi di trasformarsi in una straordinaria icona di eleganza e di stile nella fase della sua carriera più orientata verso il pop, esplose nei primi anni ’70.
Il suo trasformismo si esaltò in progetti molto complessi e teatrali: su tutti quello di Aladdin Sane uno dei suoi successi più importanti e clamorosi.
David Bowie alias Zigg Stardust
All’epoca, era il 1973, i fan erano pronti a qualsiasi cosa pur di garantirsi un biglietto per una esibizione di David Bowie dal vivo. Arene gremite, spettacoli sold out. Bowie era il personaggio dell’anno e avrebbe potuto chiedere qualsiasi cosa.
Ne parla oggi, a distanza di sette anni dalla morte della rockstar, scomparso dopo un anno di malattia nel 2016 che non gli impedì di incidere il suo ultimo album Blackstar, il suo manager Tony Defries.
“Bowie avrebbe voluto creare un grande spettacolo, nelle arene all’aperto americane. Aveva in mente uno spettacolo davvero all’avanguardia per l’epoca, sicuramente straordinario. Ma non se ne fece nulla… e lui ‘uccise’ il suo personaggio…”
Come Frank Sinatra
Una sorta di sfida al sistema. Bowie aveva avuto numerosi colloqui con vari impresari per trovare i fondi necessari a produrre il suo spettacolo. Ma le sue idee erano, per quanto straordinarie, troppo costose. E Bowie si indispettì.
In realtà c’è anche un motivo non solo economico: “In quel momento era al culmine della sua popolarità. Un mito. Non avrebbe mai potuto nulla di meglio. Anche se molti non lo sanno David amava molto Frank Sinatra. Due anni prima Sinatra aveva annunciato il suo addio alle scene, scomparendo per alcuni anni. E Bowie decise di fare lo stesso… Quando tornò era coinvolto in altri progetti e in un’altra trasformazione. E Ziggy Stardust non tornò mai più in scena”.
L’ultimo spettacolo
L’ultimo concerto di Bowie nei panni di Ziggy fu all’Hammersmith Odeon di Londra nel 1973. Nell’ultima conferenza stampa disse… “Finisce qui. Punto. Non voglio più fare concerti e le date americane sono state cancellate. D’ora in poi mi concentrerò su varie attività che hanno ben poco a che fare con il rock e il pop”.
In realtà l’attività live di Bowie riprese già l’anno dopo con il tour di Diamond Dogs e sarebbe durata molto a lungo, per altri trent’anni: il suo ultimo show in Italia a Milano, al Forum di Assago, il 23 ottobre 2004 per l’Heathen World Tour.
Dal sito di David Bowie pochi giorni fa uno splendido omaggio a Ryuichi Sakamoto scomparso qualche mese. Bowie suo grande amico e collega collaborò con il grande maestro giapponese per Merry Christmas Mr.Lawrence, sul set ma anche in studio. La loro collaborazione proseguì fino alla morte del rocker inglese.