Il musicista e produttore americano Chris Brown, ex fidanzato di Rihanna affronta una causa
Chris Brown è sicuramente quello che i giornali statunitensi hanno sempre presentato come un autentico bad boy.
Il rapper e produttore americano, dieci dischi in quasi venti anni di carriera, ha iniziato a fare musica prestissimo. Ma altrettanto presto si è messo nei guai.
Discussioni, liti a volte anche estremamente violente con fidanzate, colleghi e personale del suo entourage. I problemi di carattere giudiziario non sono mai mancati nel suo curriculum dove si annoverano diversi arresti e parecchie condanne. Il tutto nonostante una carriera di estremo successo che lo ha portato a essere il settimo artista americano di sempre per numero di singoli in classifica e quasi 150 milioni di vendite.
La sua storia più famosa e tormentata fu quella con Rihanna. I due ebbero una lunga relazione: finita malissimo. La superstar di Umbrella che in quel momento era popolarissima, pubblicò le foto del suo volto tumefatto dopo i pugni ricevuti da Brown. Ospedale per lei, tribunale per lui: e condanna. Ordine restrittivo, servizi sociali e terapia del controllo della rabbia. Rihanna, che nel frattempo aspetta il secondo figlio dal suo compagno, non ha mai più voluto saperne di incontrare Chris Brown nonostante le sue ripetute scuse pubbliche e 150 rose recapitate in ospedale…
Che evidentemente non è servita granché. Perché Brown ha continuato a collezionare episodi discutibili. Molte critiche anche per il suo atteggiamento, come quando esibì un tatuaggio sul collo che mostrava il volto tumefatto di una donna.
Stando a quanto pubblicato dai quotidiani inglesi Chris Brown dovrà adesso rispondere di una nuova accusa di aggressione. Tempo fa aveva preso a pugni e calci un produttore musicale in un club londinese al termine di una lite. E a nulla è valso il tentativo di evitare il processo con una offerta per chiudere il caso…
L’uomo aggredito, che ha chiesto di restare anonimo, ha presentato denuncia. “Era in compagnia della sua crew quando all’improvviso mi ha attaccato. Mi ha colpito in testa tre volte, poi mi ha scagliato addosso una bottiglia e mi ha colpito con un calcio al ginocchio”.
La polizia ha confermato l’episodio sul quale sono le indagini hanno fatto chiarezza circa le responsabilità di Brown, visto da diverse persone quella notte in atteggiamenti violenti e aggressivi nei pressi del Tape Club di Soho, Londra. La questione ora finirà in tribunale.
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