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Coolio, rese note le cause della morte del rapper di Gangsta’s Paradise

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Gangsta’s Paradise di Coolio è stato il brano di maggiore successo del 1995, uno dei brani più venduti degli ultimi ventanni del millennio

Il rap nel 2022 ha dovuto salutare un altro dei suoi personaggi più simbolici e importanti. Coolio, all’anagrafe Artis Leon Ivey, è stato dichiarato morto nella notte tra il 28 e il 29 settembre dello scorso anno dopo essere stato rinvenuto esanime nella casa di un amico a Los Angeles.

Un personaggio trasversale, molto amato e popolare, che in qualche modo era riuscito a tenersi fuori dalla lotta e dalle tensioni tra le varie crew guadagnandosi molto rispetto.

Coolio, morto per overdose

Anche lui aveva avuto i suoi problemi giudiziari. Una condanna per rapina a mano armata quando era all’apice del successo. Un’altra per avere trasportato un’arma in una borsa da viaggio caricata su un aereo. Coolio fu condannato a tre anni perché anche se una delle sue guardie del corpo dichiarò di essere proprietario della borsa le immagini a circuito chiuso rivelarono che fu il rapper a portarla in aeroporto e sull’aereo. Robetta rispetto ad accuse di omicidio e condanne a vita che sono toccati ad alcuni colleghi.

La notte del 28 settembre Coolio si reca a una festa a casa di un amico. Dopo poco tempo viene rinvenuto privo di sensi nel bagno: i primi soccorritori lo trovano già morto.

Coolio, deceduto a Los Angeles a 59 anni – Credits ANSA (Velvetmusic.it)

Le cause del decesso

Sul posto gli investigatori non trovano nulla di strano. Non ci sono segni di violenza, e tutto fa pensare a una morte naturale. Tant’è che in un primo momento si parla di attacco cardiaco, anche perché Coolio aveva avuto alcuni problemi di salute negli ultimi tempi che lo avevano costretto a un ricovero e a un intervento chirurgico.

In realtà il rapporto finale del coroner dopo i risultati dell’esame autoptico parla di overdose. A uccidere il rapper sarebbe stata una dose eccessiva di fentanyl, un potentissimo analgesico che spesso viene utilizzato nelle terapie oncologiche più estreme. Il manager del rapper ha confermato.

Gangsta’s Paradise, pubblicato anche come album nel 1995 diventò un enorme successo mondiale dopo l’inserimento nella colonna sonora del film Dangerous Minds, vincendo anche un Grammy Award per la migliore performance rap da solista l’anno successivo.

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