Musica: le nuove sfide di Marracash dopo il successo del suo festival hip hop

Concluso con l’apoteosi di Napoli lo spettacolo da lui stesso ideato, per Marracash, il miglior rapper sulla scena musicale italiana è ora tempo di nuovi progetti.

Dalle origini siciliane fino al trasferimento a Milano, dalle prime strofe in rima al debutto con i Club Dogo. Il primo album solista e le prime collaborazioni importanti, i primi riconoscimenti e la confessione di quel disturbo bipolare che non lo lascia mai solo. Fino all’incontro con Elodie, diventata più che una grande storia d’amore una questione di troppo gossip.

Marracash è un punto di riferimento importante per il panorama della musica hip hop italiana. Soprannominato The King of the rap, ha voluto mettere a disposizione degli artisti nostrani un genere musicale mai banale e di tutti gli appassionati un palco, creando un festival che ha cambiato la storia del rap in Italia.

Gli inizi in strada

Quanta acqua è scivolata via nei Navigli, da quando quel siciliano trapiantato al nord, da quel “muretto” di fronte ai portici di San Babila, diventato iconico per un’intera generazione di rapper italiani, circondato da cantanti e ballerini di strada, breakdancer e poi freestyler, provava a mettere insieme le prime rime con lo pseudonimo Juza delle Nuvole. 

Io ero piccolo, scuro, avevo i capelli ricci, parlavo in dialetto e sembravo un piccolo arabo”, ecco il perchè del nome “Marracash”, dalla simbiosi di “Marrakesh” e “cash”, per non dimenticare da dove viene, ma per far capire dove vuole arrivare. Nasce così da molto lontano la storia del rapper più famoso d’Italia, soprannominato per questo The King.

Perché quando si parla di rap italiano è impossibile non menzionare Marracash. Con la sua abilità nelle rime e la sua presenza sul palco, è diventato uno dei rapper più influenti e famosi del panorama musicale italiano. A 25 anni e già tanta gavetta alle spalle, i Club Dogo sono il trampolino di lancio verso il suo primo album prodotto da una major, dal titolo “Marracash”, che contiene la hit estiva “Badabum Cha Cha” del 2008, con cui l’artista siciliano irrompe nel panorama musicale italiano e nulla saprà più come prima.

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Festival del hip hop ideato da Marrcash – Velvetmusic.it –

Le collaborazioni

Il successo e la notorietà non cambia la sua voglia di musica né tantomeno il suo stile musicale. L’ascesa è vertiginosa, nel 2019 l’album “Persona” rappresenta quel successo commerciale che ha fatto da spartiacque nella sua carriera, dimostrando ancora una volta il suo status di re dell’hip hop italiano con quella capacità innata di sperimentare nuovi suoni, rimanendo fedele alla sua autenticità.

La sua reputazione è andata così consolidandosi anche grazie alle collaborazioni con altri artisti di spicco, come J-Ax, Guè Pequeno, Fabri Fibra ed Elisa, che hanno contribuito a esaltare ulteriormente il suo talento e la sua versatilità. E arrivano riconoscimenti anche forse inaspettati. Non solo e non tanto per i quattro miliardi di ascolti in streaming o i 12 dischi di platino, ma perchè Marracash è stato capace di imporre il suo genere musicale nel tempio della canzone d’autore italiana, arrivando a vincere la Targa Tenco nel 2022 per il miglior album con “Noi loro e gli altri”. 

Poi l’idea geniale di un festival hip hop per esaltare e promuovere sempre di più un genere che lo ha reso famoso, apparendo forse ambizioso, sfrontato, forse addirittura presuntuoso, ma il “Maraggedon fest” è stata la celebrazione dell’hip hop e Marracash è risultato uno stratosferico cerimoniere e perfetto direttore artistico. I 150 spettatori tra Milano e Napoli sono lì a testimoniarlo.