La prima del tour mondiale di Madonna si conclude con un successo incredibile in un delirio di folla, scaletta travolgente
Era enorme la curiosità per la prima del tour mondiale di Madonna ieri a Londra: 02 Arena gremita all’inverosimile. Tutto sold out da mesi e prezzi alle stelle tra gli scalpers, i bagarini inglesi, capaci anche di chiedere fino a 10mila sterline per un biglietto vip, di quelli che includono pass, cena e postazione privilegiata a due passi dal parco.
Un’attesa che è stata ripagata da uno show decisamente di altissimo livello e che ha ottenuto un’accoglienza entusiastica non solo da parte dei fan e del pubblico, ma anche della critica…
Madonna, dagli esordi in poi
Perché a vedere Madonna c’era anche tutta la stampa internazionale che conta e che si occupa di musica e intrattenimento. Uno spettacolo quasi perfetto.
Quasi… perché un problema tecnico dopo quattro canzoni ha costretto Madonna a improvvisare un po’ chiacchierando con il pubblico e dimostrando un’altra delle sue straordinarie qualità. Quella di sapere tenere la scena sempre e comunque.
Madonna ne ha approfittato per raccontare i suoi inizi, quarant’anni fa: “Ero affamata, al verde, spaventata. Ma avevo anche un’ambizione sfrenata. Mio padre voleva che tornassi a casa, ha fatto di tutto per riportarmi indietro, via da New York. Ma io non sono tornata. Non avevo alcuna intenzione di tornare indietro. Perché io non sono uno che molla” ha detto Madonna alla gente di Londra.
Nonostante il malore
E che non molla lo si è visto anche dopo il malore devastante di giugno che l’ha ridotta in fin di vita, intubata in un letto del pronto soccorso. Dopo dieci giorni era a casa. Dopo venti riorganizzava la tournée e dopo tre mesi e mezzo affronta il primo di una serie di concerti di oltre due ore e circa 40 canzoni che attraversa i suoi quarant’anni di carriera.
Cambi d’abito quanto basta; coreografie molto impegnative nonostante una operazione all’anca e i tutori alle ginocchia. E nonostante il ricovero per infezione batterica di giugno. A 65 anni Madonna è ancora una superstar.
Si presenta sul palco con un ritardo accademico di una ventina di minuti. Il palco è lo stesso di quando nel 2015 rischiò la pelle, cadendo in una botola per il malfunzionamento di una copertura. Lei si rialzò e finì la sua esibizione.
Se qualcuno cerca una qualsiasi traccia di cautela o timori dopo il ricovero la terapia e la rieducazione resta deluso.
Il messaggio per la pace
Ammortizzato il problema tecnico lo spettacolo prosegue senza altri intoppi in una serie di cinque segmenti che rievocano tutto il suo percorso artistico. Lo show si apre con con Nothing Really Matters: le canzoni scivolano via una dietro l’altra, alcune nel loro arrangiamento originale, altre appena accennate in alcuni frenetici medley con qualche cover seminata qua e là.
Madonna added BREAK MY SOUL (THE QUEENS REMIX) by Beyoncé on the setlist of her new tour. queen will always support queen 👑💞 pic.twitter.com/lF4kEAjXGE
— ᴀʀᴛʜ (@arthfobic) October 14, 2023
Madonna si concede due altri soli interventi parlati: uno per la pace tra Israele e Palestina, l’altro dedicando un pensiero alle persone morte di AIDS e ai volontari che ancora si occupano di trovare una cura e assistere i malati.
Madonna: quarant’anni di repertorio
Il concerto offre tutto il meglio del suo repertorio ma anche alcune chicche strepitose. Pochi cenni, non cover vere e proprie Unholy di Sam Smith, Let’s Go Crazy di Prince, una cover acustica davvero intensa di I Will Survive di Gloria Gaynor. C’è un tributo a Sinead O’Connor ma anche a Michael Jackson con Billie Jean che si mescola a Like a Virgin.
ohhhhh wait wait wait MAAM??? MADONNA WHAT??? YOU ARE HOT?!??? YOU ARE SEXY?!?!!! #MADONNA #THECELEBRATIONTOUR pic.twitter.com/ibCA911cAA
— 🐝 (@loveeeprofusion) October 14, 2023
La sua vita, anche quella privata, fa capolino sullo schermo: compaiono a uno a uno tutti i suoi mariti e compagni. Da Sean Penn in poi. E i suoi figli, tutti quanti.
Il corpo della scaletta è davvero molto intenso e riuscito. La parte anni ’80 pesca da Into the Groove e Holiday, quello delle ballate da Live to Tell, Rain – che non suonava live da trent’anni (molto, molto bella) e Bad Girl fino alla parte più sensuale nella quale spiccano Erotica e Justify My Love.
“Nessuno pensava che ce l’avrei fatta”
Ma La gente vuole ballare: ed è accontentata con una alcuni passaggi da paura che alternano Vogue, Don’t Tell Me, La Isla Bonita, una potentissima versione di Ray of Light, Hung Up e Like a Prayer. Gente impazzita.
In una brevissima pausa riprende il microfono e ammette: “Nessuno avrebbe scommesso che ce l’avrei fatta, nemmeno i miei medici”.
La parte conclusiva dello show è un vero trionfo in un crescendo di luci e coreografie, forse troppo autoreferenziale. Ma se non è autoreferenziale lei, chi dovrebbe esserlo?
Alla fine del quinto cambio di scena dopo Bitch I’m Madonna e la ripresa di Celebration il concerto finisce, niente bis.
Il tour di Madonna sarà a Milano, Mediolanum Forum di Assago, il 23 e 25 novembre.
La scaletta del primo concerto di Madonna
Nothing Really Matters
Everybody
Into the Groove
Burning Up
Open Your Heart
Holiday
The Storm
Live to Tell
The Ritual
Like a Prayer
The Sacrifice / Erotic
Erotica
Justify My Love
Fever
Hung Up
Bad Girl
Ballroom
Vogue
Human Nature
Crazy for You
Die Another Day
Don’t Tell Me
Mother and Father
Little Star
I Will Survive
La isla bonita
Don’t Cry for Me Argentina
Bedtime Story
Ray of Light
Rain
Like a Virgin
Bitch I’m Madonna
Celebration