L’attesissimo tour degli AC/DC esplode in tutta la sua straordinarietà davanti a un pubblico entusiasta
Sette anni. Tanto c’è voluto per rivedere di nuovo dal vivo gli AC/DC. Un po’ invecchiati, ingrigiti, ma con la solita energia e soprattutto di fronte a un pubblico in adorazione.
L’occasione è stata quella del Power Trip Festival dove la band si è presentata con uno show davvero straordinario che li restituisce intatti, in tutto il loro mito.
AC/DC, l’atteso ritorno
Il tutto dopo la morte di Malcolm Young, scomparso nel 2017 a poche settimane di distanza da George Young e i gravi problemi di salute di
Brian Johnson che durante il tour di Rock or Bust del 2016 era riuscito a malapena a completare il tour con lancinanti dolori alle orecchie lasciando intendere che quello sarebbe stato il suo ultimo tour perché ormai aveva quasi definitivamente perso l’udito… In realtà non riuscì nemmeno a completare le date in programma.
Era dal settembre 2016 che Johnson non saliva sul palco: sette anni e spiccioli dal suo ultimo concerto, a Philadelphia per l’ultima delle sue 79 date di Rock or Bust. La band aveva firmato un contratto milionario che sarebbe costato una enormità in penali e l’unica soluzione fu quella di sostituire il frontman ufficiale con Axl Rose che si prestò per le ultime 22 serate già programmate. I fan accettarono il compromesso: ma la sensazione era che non li avremmo mai più visti insieme dal vivo.
Uno show straordinario
Gli AC/DC sono vivi, pur con qualche pezzo in meno. Brian Johnson è tornato al suo posto al centro del palco. E per la verità è sembrato in gran forma. Al posto di Phil Rudd dietro i tamburi c’è Matt Laug, ben noto al pubblico italiano per la sua lunghissima collaborazione in tour con Vasco Rossi mentre al basso è tornato Cliff Williams, anche lui intenzionato a lasciare definitivamente il palco, ma convinto a tornare in scena al fianco di è uscito dalla pensione con Angus e Stevie Young alla chitarra.
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— Power Trip (@Powertriplive) October 8, 2023
Gli AC/DC hanno suonato un set di 24 canzoni e hanno aperto lo show con If You Want Blood (You’ve Got It). Una scaletta assolutamente tradizionale con tutto quello che ci dovrebbe essere e cui il pubblico non rinuncerebbe mai. Ma anche con qualche chicca. E dunque a Back in Black e Thunderstruck si alternano brani come Have a Drink on Me così come Highway to Hell e You Shook Me All Night Long, un must assoluto, concedono spazio a brani nuovi come Demon Fire e Shot in the Dark dal loro ultimo album del 2020, Power Up.
Un paio di colpi di scena: Riff Raff, che Brian Johnson non cantava da una vita e della quale esiste una sola registrazione, in un live di VH1, Stiff Upper Lip che non suonavano dal vivo da venti anni.
Nonostante tutto…
Eppure solo un anno fa Brian Johnson aveva detto a Rolling Stone che non sapeva se gli AC/DC si sarebbero esibiti di nuovo: “Mi piacerebbe, tutti lo vogliono. Ma odio parlare di futuro, perché, quando due anni fa eravamo pronti, è arrivata la pandemia, e ha mandato tutto a puttane. Quindi adesso ho il terrore di dire cosa potrebbe succedere e cosa no”.
Il Power Trip Festival, orfano di Ozzy Osbourne che qualche settimana fa ha annunciato una sospensione – si spera non definitiva – dall’attività live a causa dei suoi noti proble,i di salute, ha proposto al pubblico un altro nome storico dell’hard rock mondiale come quello dei Judas Priest che si sono riuniti con il loro storico chitarrista Glenn Tipton, lontano dalle scene dal 2018 a causa del morbo di Parkinson.
La scaletta degli AC/DC al Power Trip Festival
If You Want Blood (You’ve Got It)
Back in Black
Demon Fire
Shot Down in Flames
Thunderstruck
Have a Drink on Me
Hells Bells
Shot in the Dark
Stiff Upper Lip
Dirty Deeds Done Dirt Cheap
Shoot to Thrill
Sin City
Givin the Dog a Bone
Rock ‘n’ Roll Train
You Shook Me All Night Long
Dog Eat Dog
High Voltage
Hell Ain’t a Bad Place to Be
Riff Raff
Highway to Hell
Whole Lotta Rosie
Let There Be Rock (Angus Young guitar solo)
Bis
T.N.T.
For Those About to Rock (We Salute You)
