Un fuoriprogramma inaspettato all’Ariston durante una delle ospitate più importanti della storia della TV italiana
Era il 3 febbraio quando i Queen vennero chiamati per partecipare alla trentaquattresima edizione del Festival di Sanremo. In Rai furono giorni concitati e di tensione assoluta per organizzare al meglio l’esibizione, un’occasione imperdibile per entrare definitivamente negli annali della televisione.
La band britannica però non prese molto bene la richiesta degli autori di inscenare un finto live, ai quattro venne infatti chiesto di suonare in playback – e non sono stati gli unici nel corso degli anni a lamentarsi di questa scelta della produzione.
Freddie Mercury colpito nell’orgoglio sfuriò in una protesta che colse di sorpresa tutto il pubblico, lasciando di stucco anche i presenti nel dietro le quinte – tra cui i conduttori, che per quell’anno erano Pippo Baudo e Beppe Grillo.
La Rai nel 1984 invita i Queen sul palco del trentaquattresimo Festival di Sanremo – vinto poi da Al Bano e Romina Power con Ci sarà. Piccolo particolare: chiese a Freddie Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor di suonare in playback. Esiste scivolone peggiore nella storia? Una delle band più leggendarie di sempre costretta a una patetica messinscena.
Il frontman soprattutto non la prese bene, considerato anche che la sua è stata una delle voci più potenti del panorama musicale mondiale. In diretta TV si consumò lo scempio: Radio Ga Ga, tratta dall’album The Works che sarebbe uscito di lì a poco, fu semplicemente mimata. Poi, nel bel mezzo della canzone, il colpo di scena.
Mercury è furioso e vuole far capire a tutti quelli che lo stanno guardando che si tratta di una finzione bella e buona. Durante l’esibizione svela il trucco, mostrando a più riprese il microfono lontano dalla bocca. Tutti dalla sua parte, neanche c’è bisogno di dirlo. I fan si schierarono apertamente in sua difesa, sottolineando come viale Mazzini avesse calpestato l’orgoglio di una delle icone più amate.
Ancora oggi, la scena fa capolino a fasi alterne sui social. Lo sdegno rimane quello di allora, anzi se possibile è anche maggiore. Il cantante però non è stato l’unico a far valere le proprie ragioni, sul palco dell’Ariston in tantissimi hanno dato in escandescenze per una scelta che definire bizzarra è poco.
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