Si chiude definitivamente con una vittoria di Ed Sheeran e dei suoi avvocati il caso contro il cantautore inglese accusato di plagio
É una vittoria totale quella di Ed Sheeran nell’ambito del processo con l’accusa di plagio per Thinking Out Loud. Ad accusarlo gli eredi degli autori di Let’s Get It On, pezzo portato al successo nei primi anni ’70 da Marvin Gaye e scritto da Ed Townsend.
Ed Sheeran, il caso è chiuso
La sentenza ufficializzata il 25 aprile scorso dalla corte federale di Manhattan a New York City, è stata oggi confermata anche dalla corte del riesame che avrebbe dovuto esprimersi sul ricorso in appello dei ricorrenti. Respinto e archiviato. Il caso è chiuso. E non ci potranno essere ulteriori ricorsi da parte degli eredi di Ed Townsend.
La corte federale ha definitivamente stabilito che Thinking Out Loud, pubblicata nel 2014, non è in alcun modo copiata da Let’s Get it On e che le analogie tra i due brani sono ‘episodiche e non sostanziali’.
Un verdetto che conferma quello di aprile e che chiude definitivamente la questione, con buona pace di Ed Sheeran che aveva vissuto con molta apprensione i giorni immediatamente precedenti alla sentenza.
Ed Sheeran, molto soddisfatto del risultato – aveva addirittura minacciato di abbandonare la musica se la giuria gli avesse dato torto – ha sottolineato che questa causa sia in realtà una buona notizia per tutti gli autori… “É davvero molto frustrante il fatto che affermazioni del tutto infondate come queste possano finire in tribunale. È semplicemente sbagliato. Dobbiamo evitare le speculazioni e sostenere adeguatamente le vere rivendicazioni sul copyright musicale in modo che i casi legittimi siano giustamente ascoltati e risolti”.
Archiviazione definitiva
La giuria ha archiviato definitivamente l’accusa respingendo anche l’ultimo ricorso degli eredi di Ed Townsend e ritirando l’accusa ‘con pregiudizio’, vietando così ai ricorrenti di ripresentare il caso in un secondo momento e in qualsiasi altra sede federale. Gli eredi di Townsend dovranno anche pagare le spese legali e processuali.
Curiosamente la famiglia di Marvin Gaye, coautore di Let’s Get it On, non è stata in alcun modo coinvolta nella vicenda: nessuna richiesta da parte loro. Anche se in precedenza, per un’altra canzone – la celebre Blurred Lines di Robin Thicke – una giuria federale aveva accolto il loro ricorso con un riconoscimento danni pari a 5.3 milioni di dollari.
L’esito del processo
Il processo a Ed Sheeran è stato uno degli eventi legali più seguiti dell’anno da un punto di vista mediatico. In particolare quando Sheeran ha preso la parola per la sua testimonianza accompagnandosi con la chitarra e spiegando come la canzone fosse nata e da quale sviluppo melodico per far capire che le strutture delle due canzoni fossero in realtà completamente diverse.
Il tutto nonostante Alexander Stewart, un musicologo assunto dal team legale dei Townsend, avesse invece testimoniato che, a suo avviso, e secondo un software e l’intelligenza artificiale, “le due canzoni fossero molto simili con. un valore musicale pari al 70%”.
Durante la sua testimonianza Ed Sheeran utilizzò la canzone per evidenziare come altri brani, capolavori assoluti di Nina Simone, Stevie Wonder, Bill Withers, Blackstreet e Van Morrison, potessero in qualche modo ricordare la linea melodica di Thinking Out Loud. Una versione che ha assolutamente convinto i giudici che hanno espresso la loro sentenza in meno di tre ore di camera di consiglio.
Si tratta della seconda causa per plagio vinta da Ed Sheeran nel 2017 nel Regno Unito dopo che un autore aveva contestato Shape of You chiedendo un riconoscimento danni di 20 milioni di dollari.