Dopo il successo del suo ultimo tour, Robbie Williams annuncia un progetto completamente nuovo e molto interessante
Mentre si continua a parlare di una seconda, potenziale, reunion dei Take That, che sarebbero pronti a tornare insieme con la loro formazione originale a distanza di diversi anni dal disco e dal tour di Progress, Robbie Williams annuncia un progetto completamente nuovo che si concretizza anche in un album di debutto.
Si tratta di un lavoro al quale Robbie Williams pensava già da diversi anni. Fin dalla sua prima fuoriuscita dai Take That, era il 1996, quando aveva prima disperatamente cercato di entrare nei Queen per poi concentrarsi esclusivamente sulla propria carriera solista, flirtando con gli autori di Elton John ma anche con i colossi del Brit Pop dell’epoca, Robbie Williams avrebbe voluto realizzare un prodotto estremamente elettronico.
Quello della musica elettronica è un pallino di Robbie Williams che nasce dalla sua passione per techno e sintetizzatori fin da quando era ragazzino: “Mi è sempre piaciuta l’energia della techno – aveva dichiarato nel 1998 – quel clima catartico che riesce a realizzare. Prima o poi cercherò di fare anch’io qualcosa del genere ma, al momento, posso soltanto ascoltare gli altri, studiarli e capire come fare le mie cose con uno stile che sia mio in un ambiente che apprezzo ma nel quale non mi muovo ancora completamente a mio agio”.
All’epoca Robbie Williams aveva detto di apprezzare gruppi come Prodigy, Chemical Brothers e in passato si era avvicinato molto a produttori estremamente elettronici come Calvin Harris. Le sue idee, tuttavia, sono rimaste chiuse nel cassetto per diversi anni anche in considerazione del suo rientro nei Take That, una parentesi che lo ha tenuto impegnato comunque per quasi quattro anni, e delle sue problematiche di salute, tra alti e bassi che lo hanno condizionato non poco.
Da qualche tempo, tuttavia, Robbie Williams è tornato in pienissima attività. La fase creativa al momento è ferma al suo undicesimo disco, The Heavy Entertainment Show, che risale al 2016. Un disco bello ma non splendido, fortunato ma non di enorme successo nonostante il singolo Love My Life.
Il suo ultimo Tour XXV, che festeggia il venticinquesimo anniversario del suo esordio solista dal vivo, fa riferimento soprattutto agli album precedenti con alcune cover che, di tanto in tanto, propongono anche degli arrangiamenti estremamente elettronici. Di qui la nascita del suo nuovo progetto che si intitola Lufthaus. Un vero e proprio gruppo parallelo dietro il quale, però, fondamentalmente c’è soprattutto lui…
Il nuovo disco si intitola Visions Volume 1: Williams lo ha realizzato insieme a Flynn Francis e Tim Metcalfe. É stato durante la pandemia, uno dei periodi più bui per Williams, che il cantante ha cominciato a lavorare a canzoni che avessero un respiro elettronico molto vicino a quello dei primi sound anni 80, New Order e Ultravox, ma anche a quello generato nei grandi musicisti che si sono ispirati in particolare alla scena berlinese come ad esempio gli stessi Depeche Mode, gruppo che l’ex Take That ama moltissimo.
Visions Volume 1 è composto da dieci tracce piuttosto lunghe ed elaborate che assomigliano quasi ai remix anni ’80 ed è stato descritto come… “una fusione dell’impulso dell’elettronica con l’arte e la struttura dei più classici brani pop inglesi”.
Williams è entusiasta di questo progetto che vede la luce in questi giorni dopo quasi tre anni di gestazione: “Questa non è solo una raccolta di canzoni. È il nostro cuore, la nostra anima e la nostra visione di ciò che la musica elettronica può essere. Con Flynn e Tim al mio fianco, abbiamo intrapreso un viaggio musicale che non vediamo l’ora di condividere con il mondo”.
Il lyric video officiale del singolo Sunlight dei Lufthaus
Il primo singolo pubblicato ufficialmente come parte del nuovo album si intitola Sunlight ed è uscito da pochi giorni. In realtà, pur senza mai proporle dal vivo nel suo ultimo tour, Williams aveva già pubblicato due canzoni , Sway e Soul Seekers, Che avevano fatto misteriosamente capolino nelle sue playlist senza fare direttamente riferimento né a lui né alla nuova band che avrebbe avuto un nome e una identità solo nei mesi a venire.
Il progetto Lufthaus, il cui nome fa chiaramente riferimento alla Germania come punto di riferimento di identità culturale del disco, non ha niente a che vedere con la potenziale reunion dei Take That le cui voci si sono ulteriormente diffusa a macchia d’olio soprattutto dopo che, qualche giorno fa, Mark Owen è salito sul palco del tour di Robbie Williams per cantare due canzoni del repertorio del Progress Tour.
Il video di Soul Seekers
É accaduto alla Sandringham House nel Norfolk. Williams ha presentato una sorpresa al pubblico annunciando che un suo vecchio amico era venuto a trovarlo: Williams e Owen, davanti a un pubblico entusiasta hanno cantato The Flood, brano scritto proprio da Robbie Williams, e Greatest Day, canzone con la quale invece il cantante non aveva niente a che fare perché prodotta dai Take That quando lui era fuori dalla band ormai da un pezzo. Un testo scritto in gran parte da Owen.
Era la prima volta che i due tornavano insieme su un palco dopo 12 anni.
Ospite del primo disco dei Lufthaus la splendida Sophie Ellen Bextor (Murder on the Dance Floor), voce solista insieme a Robbie Williams su Immortal.
Questa la scaletta di Visions Volume 1
1. ‘Sway’
2. ‘Sunlight’
3. ‘Immortal’ ft. Sophie Ellis-Bextor
4. ‘Alcohol’
5. ‘Unlovable’
6. ‘Ringo’
7. ‘Bon Vivant Redux’
8. ‘To The Light’
9. ‘Mason’s Daughter’
10. ‘Soul Seekers’
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