Anitta e la grande paura: “Mi ha salvato uno sciamano”

Reduce dal grande successo degli MTV Video Music Award, Anitta ha parlato di un periodo estremamente difficile

Tra i grandi protagonisti dei recenti MTV Video Music Awards dominati da Taylor Swift nel corso dei quali i Maneskin hanno giocato un ruolo straordinario con l’esibizione live di Honey (Are U Coming?) e la conquista del MoonMan per il miglior brano rock con The Loneliest ha suscitato grandissimi consensi anche Anitta.

Chi è Anitta

La cantante brasiliana, 30 anni, un grande successo mondiale con i suoi ultimi tre album dopo una fama iniziale circoscritta al suo paese, è stata una delle stelle più applaudite e ammirate della rassegna del Prudential Center. Un personaggio molto diretto e controverso anche per le sue esperienze.

Anitta non ha mai fatto mistero della sua apertura mentale in fatto di sessualità: è bisessuale ed è anche una delle portavoce più attive della comunità LGBTQ+ sudamericana. Il tutto in una carriera estremamente versatile che spazia dalla musica al cinema, dalla TV alla moda e al marketing.

Anitta durante il kick off show della finale di Champions League – Credit ANSA (VelvetMusic.it)

In Italia la sua storia d’amore con Simone Susinna, attore 29enne noto anche per la sua partecipazione all’edizione de L’Isola dei Famosi di qualche anno fa, ha destato una certa curiosità.

Ma le dichiarazioni che Anitta ha rilasciato proprio in questi ultimi giorni e che riguardano un suo dramma personale non sono passate inosservate.

Una diagnosi incerta e drammatica

Proprio a margine delle conferenze stampa dell’MTV Video Music Award, Anitta, il cui vero nome è Larissa de Macedo Machado, ha rivelato di aver avuto un cancro l’anno scorso. E che è stato questo il motivo di una lunga assenza dalle scene che l’ha anche costretta a rinviare alcuni progetti: “Ho passato mesi in ospedale e inizialmente i medici sembravano non capire assolutamente quale fosse il problema  – ha detto la cantante confessando la sua preoccupazione e il suo stato d’animo – c’è stato un momento in cui ero veramente preoccupata e ho temuto che le cose potessero evolversi nel modo peggiore”.

Il malore e la grande paura

Tutto è iniziato con un banale check-up legato ad alcuni problemi respiratori: “Avevo iniziato ad avere alcune difficoltà anche se la cosa non sembrava essere particolarmente grave, ma trattandosi di respirazione e avendo a che fare con un’agenda di spettacoli molto serrata, ho preferito effettuare alcuni controlli. I medici inizialmente hanno riscontrato un problema ai polmoni ma la natura di questo malessere e la diagnosi non arrivavano. Ci sono volute numerose analisi e diversi controlli. Alla fine quando mi hanno detto di che cosa si trattava non avrei potuto sentire una notizia peggiore…”

Cancro. I medici evidenziano alcune macchie polmonari che si rivelano una massa: “Ho passato mesi in ospedale. Anche se era chiaro che si trattava di una neoplasia nessuno riusciva a capire chiaramente che cosa fosse e come si fosse generata. Ci sono voluti mesi di terapia e un lunghissimo percorso emotivo che da una parte mi ha terribilmente affaticata ma dall’altro mi ha enormemente arricchita”.

Lo sciamano

Quando la situazione si era fatta particolarmente grave Anitta, vegana convinta e appassionata di culture animiste, ha scelto di rivolgersi anche alla medicina non convenzionale: “Ho chiesto aiuto a uno sciamano che ha predisposto per me un trattamento spirituale ed emotivo che sono certa abbia avuto il suo peso nel mio percorso di guarigione. Quando sono tornata dal mio ritiro spirituale con lui ero completamente cambiata. E i medici sostengono che il problema ormai sia risolto…”

Anitta, 30 anni, nata in Brasile, grande successo internazionale
Anitta, 30 anni, nata in Brasile, grande successo internazionale – Credit ANSA (VelvetMusic.it)

La paura per la salute ha ispirato il suo singolo Used to Be, proprio quella cantanta agli MTV VMA martedì notte. Nel testo Anitta canta… “Ho nuotato nelle acque più turbinose, ora sono tornata a riva, in salvo”.

Anitta: “L’altra Me”

Anche il suo nome d’arte, Anitta, trae spunto da un personaggio spirituale: “Diciamo che è un’altra parte di me, una persona esagerata, eccessiva, difficile da controllare. Quel tipo di personaggio mi è stato utile durante la malattia perché ho dovuto tirare fuori risorse che non credevo nemmeno di avere”.

Un alter ego che a volte prende il sopravvento: “La terapia è stata lunga e faticosa ma alla fine forse sono stata io stessa la mia cura attraverso il lavoro che ho fatto dentro di me. In questo credo che una personalità come quella di Anitta sia stata molto utile a Larissa… perché Anitta è una tale stronza… E a volte bisogna esserlo. È come avere due esseri umani diversi che si bilanciano in un unico corpo. In questo momento sono serena, sto bene e forse mi sento più Larissa che Anitta. Voglio avere una famiglia, dei figli: ma devo sempre fare i conti con l’altra me…”

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