Steven Tyler, il cantante degli Aerosmith, costretto a rinviare alcune date del tour, l’ultimo nella storia della leggendaria rock band
C’era grande, grandissima attesa per il ritorno sul palco degli Aerosmith, oltre cinquant’anni e di vita, alcune pagine indimenticabili nella storia del rock.
Un gruppo che più di molti altri, anche per via della propria storia di eccessi alcolici e di dipendenza dalle droghe, ha dettato legge con album indimenticabili e tour che sono entrati nella narrativa della musica contemporanea. Quello che doveva essere l’ultimo tour degli Aerosmith, purtroppo, non sta proseguendo secondo le aspettative.
Problemi di salute molto seri per Steven Tyler, il leggendario cantante della band di origine italiana (il suo vero cognome è Tallarico) costretto ad annullare alcune date a causa di un improvviso abbassamento di voce. Anche se poi le indagini dei medici hanno rivelato una diagnosi molto più seria che costringerà il cantante, quasi completamente afono negli ultimi giorni, a un riposo assoluto per almeno un mese.
Questa la dichiarazione della band firmata proprio dallo stesso Steven Tyler e postata sugli account ufficiali del gruppo.
“Ho il cuore spezzato nel dire che ho ricevuto l’ordine rigoroso del medico di non cantare per i prossimi trenta giorni. Durante lo spettacolo di sabato scorso ho subito danni alle corde vocali che hanno portato a una successiva emorragia. Dovremo posticipare alcune date per poter tornare e darvi la prestazione che meritate”.
Cantante dalla voce particolarissima, potente e acutissima ma dotato anche di grande estensione e di un timbro graffiato di grande efficacia, Steven Tyler ha spesso affrontato problemi legati alle proprie corde vocali. Anche per via della sua dipendenza dall’alcol che per molti anni ha segnato in modo drammatico la sua vita, sia da un punto di vista artistico che personale.
Quando si era ripresentato sul palco dopo una lunga riabilitazione che lo aveva visto del tutto ripulito da alcol e droghe, Steven Tyler fu protagonista di un concerto leggendario in una vecchia edizione del Monza Rock Festival, condizionato da una tromba d’aria che aveva costretto gli organizzatori a cancellare quasi completamente il programma del sabato.
Il nome di punta di quella giornata, che si concluse con il palco completamente allagato e la gente in fuga sotto il nubifragio, erano proprio gli Aerosmith. Che, incredibilmente, si rifiutarono di andare via pur di accontentare la gente che aveva acquistato il loro biglietto. Quasi tutti i concerti del sabato furono riprogrammati in una giornata di domenica epocale che prevedeva anche l’esibizione dei Litfiba, al loro ultimo concerto prima di quella che sarebbe stata una momentanea separazione che durò 10 anni, con Lenny Kravitz ultimo a salire sul palco a notte fonda.
Gli Aerosmith suonarono alle 3 del pomeriggio immediatamente dopo Carmen Consoli e poco prima di Alex Britti. Una performance stratosferica anche se ridotta all’osso, una settantina di minuti che avrebbero consentito al gruppo di caricare tutti i propri strumenti e partire per Napoli dove erano di scena il giorno dopo.
Contrariamente a tantissimi cantanti presenti sulla scena Steven Tyler fu uno dei pochi a presenziare una conferenza stampa e concedere interviste: “Non avremmo mai accettato di andare via deludendo i fan, veniamo qui in Italia così di rado e quando ci siamo non vogliamo assolutamente pensare di aver lasciato vuote delle date”. Era il 1999…
Famosa fu una delle condizioni che gli Aerosmith posero per potersi esibire a Monza. Che tutti i bar nel raggio di 100 metri dal backstage, e dunque irraggiungibili dai musicisti del gruppo, non mettessero a disposizione alcolici di alcun tipo punto. Nemmeno la birra… “Al momento sono dipendente dalle torte virgola in particolare alla panna – scherzò Steven Tyler – ma se non vedo alcol in giro è molto, molto meglio…”
Da allora la band è tornata a suonare nel nostro paese solo tre volte: all’Heineken Jammin Festival 2010 di San Giuliano, Venezia, a Rho nel 2014 e a Firenze nel 2017. Da allora i problemi di salute della band hanno dominato la scena impedendo al gruppo di riunirsi in più occasioni.
Quello che dovrebbe essere il tour d’addio, per ora, non dovrebbe passare dall’Italia e, al momento, non è nemmeno garantito che possa venire in Europa. Anche se le richieste sono innumerevoli.
Intanto… di tutte le date cancellate a causa del problema di salute di Steven Tyler sei date sono state riprogrammate al 2024, a partire da gennaio e fino alla fine di febbraio. Sono quelle di Detroit, Chicago, Washington D.C., Toronto, Raleigh e Cleveland. La band ha anche annunciato che tutti i biglietti precedentemente acquistati verranno onorati nelle nuove date e che saranno comunque disponibili rimborsi presso il punto di acquisto per coloro che non potranno più partecipare.
Al momento delle 40 date previste gli Aerosmith ne hanno completato solo tre. La prima a casa, a Philadelphia, la seconda a Pittsburgh e la terza a New York, quella che ha messo completamente KO le corde vocali di Tyler.
In precedenza, a dicembre, gli Aerosmith cancellarono le ultime due date del loro appuntamento fisso a Las Vegas a causa di una malattia di Tyler mai resa nota. Prima di ciò, avevano posticipato una serie di date per consentire a Tyler di entrare volontariamente in un programma di trattamento in modo che il cantante potesse affrontare altri problemi di dipendenza, causati da alcuni farmaci antidolorifici dopo un intervento chirurgico al piede.
Nonostante una scaletta leggermente più corta proprio a causa delle condizioni delle corde vocali di Steven Tyler, i fan presenti allo spettacolo di New York hanno definito il concerto degli Aerosmith uno dei più belli ed entusiasmanti di sempre. Impreziosito dagli auguri di compleanno dedicati a Joe Perry, chitarrista e fondatore della band che ha festeggiato sul palco i suoi 73 anni…
Back in the Saddle
Walking the Dog
Rag Doll
Livin’ on the Edge
Janie’s Got a Gun
No More No More
Cryin’
Adam’s Apple
Seasons of Wither
Movin’ Out
Love in an Elevator
Bright Light Fright
I Don’t Want to Miss a Thing
Rats in the Cellar
Sweet Emotion
Toys in the Attic
BIS
Dream On
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