Tenera dichiarazione di Priscilla, la vedova di Elvis Presley, protagonista del biopic di cui tutti parlano
A tenere banco in questi giorni è la presentazione di Priscilla, il film biografico ispirato a Priscilla Beaulieu, l’unica moglie di Elvis Presley, conosciuta durante il periodo del militare in Germania, quando la rockstar – di dieci anni più grandi – era già popolarissima – e sposata sette anni più tardi.
La prima di Priscilla a Venezia è stata un grande successo e a rispondere alle domande dei giornalisti inevitabilmente c’era anche lei. Un evento ancora più significativo se si considera l’enorme successo di Elvis, ancora in programmazione al cinema a oltre tre anni di distanza dalla sua pubblicazione e il tremendo lutto che l’ha colpito a inizio anno con la morte di sua figlia Lisa Marie, l’unica erede di Elvis.
Non capita spesso di sentirla parlare. Anche quando la sua carriera di attrice era in auge, quando era protagonista della saga di Pallottola Spuntata, una delle condizioni che poneva era quella che i giornalisti che ottenevano una intervista non le ponessero mai domande su Elvis. Il suo punto di vista era esposto attraverso biografie e rarissime interviste monologo con pochissime testate superselezionate.
Ma stavolta non poteva tirarsi indietro considerando che il film racconta in modo dettagliato la sua vita con il Re del Rock. Priscilla ha raccontato molti episodi singolari. Cominciando con lo smentire l’ipotesi di rapporti prematrimoniali precoci, perché quando si conobbero lui aveva 24 anni. E lei ne aveva compiuti 14: “Mai fatto sesso con lui all’epoca del nostro primo incontro – dice Priscilla – è vero che dimostravo più degli anni che avevo, soprattutto da un punto di vista mentale ed emotivo. Ma lui fu molto gentile, molto tenero e amorevole. Rispettava anche il fatto che avessi solo 14 anni. Eravamo più in linea di pensiero, e quella era la forza del nostro rapporto”.
Una connessione profonda anche quando il matrimonio finì: “Elvis quando si trovava in Germania era estremamente concentrato su di me, mi riversava moltissime attenzioni. Era profondamente turbato dalla carriera che stava decollando, una continua alternanza di paure e speranze sulle quali dominava l’angoscia per la perdita di sua madre che non ha mai e poi mai superato. Nemmeno molti anni dopo…”
Quando le chiedono quale sia stata l’arma con la quale lo ha conquistato Priscilla sorride: “Averlo saputo ascoltare. Io ero la persona che gli si sedeva accanto e lo ascoltava qualsiasi cosa avesse da dire. Questa era davvero la nostra connessione”.
Un rapporto difeso dai media, dai giornalisti, dalla stampa scandalistica. Ma anche dalla famiglia: “È stato molto difficile per i miei genitori capire che Elvis sarebbe stato così interessato a me e perché. Non ho mai, mai, mai detto a nessuno che lo stavo frequentando. Nemmeno alle mie amiche più care di scuola. Uscire con lui era davvero molto problematico, difficile a tutti i livelli. Sembrava una sfida. Soffriva troppe pressioni alcune delle quali inaccettabili. Io l’ho sempre amato e accettato per quello che era, anche dopo che ho deciso di lasciarlo. L’ho lasciato ma non l’ho mai abbandonato in nessun modo. É stato l’amore della mia vita. Ma non potevo sopportare il suo stile di vita”.
La coppia si conosce nel 1959, si sposta nel 1967 per separarsi nel 1972 e divorziare l’anno dopo. Elvis sarebbe morto nella loro tenuta di Graceland cinque anni dopo.
Diretto da Sofia Coppola, il film racconta un altro ritratto femminile di grande fascino. Un po’ come quello di Maria Antonietta, uno dei film più belli e intensi della regista. Anche Priscilla racconta alcuni aspetti delicati e non del tutto positivi della vita accanto a un mito come Elvis Presley.
Ispirato all’autobiografia dell’attrice pubblicata nel 1985 dal titolo Elvis And Me, Priscilla vede l’attrice americana Cailee Spaeny (Pacific Rim Uprising, Bad Times at the El Royale) nei panni della protagonista, mentre Jacob Elordi (The Kissing Booth, Euphoria) interpreta Elvis. La pellicola sarà ospite del London Film Festival a ottobre prima di essere distribuito nei cinema dal primo gennaio.
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