Mitch a VelvetMusic: “Le Iene sono come i Carabinieri, una volta che…”

Mitch è stato protagonista allo Schooner di Sestri Levante insieme a Massimo Boldi. Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo grazie al Conte Max e Mani di Velluto.

La società di produzione eventi di Lenny de Luca e Michela Botwin ci ha fornito un assist prezioso per raccontare un personaggio molto interessante che attraverso radio e televisione ha mostrato diversi metodi di raccontarsi.

Mitch, al secolo Giovanni Mencarelli, è nato a Desio il 25 febbraio del 1980. Nato con una formazione da disc jockey ha mostrato di sapersi alternare anche in altre vesti, dimostrando artista duttile e abile a muoversi di fronte a differenti media. Il grandissimo successo è arrivato quando dal 2008 ha iniziato a essere tra i conduttori di Tutto Esaurito su Radio 105, vincendo il Microfono d’oro nel 2022.

Anche in televisione il personaggio è riuscito a farsi conoscere grazie a una presenza scenica importante. Autore e inviato de Le Iene Show in passato è anche produttore e autore di Scemi da matrimonio trasmissione che ha avuto un successo veramente incredibile arrivando su Tv8 e Sky.

Ora lasciamo spazio alle parole di Mitch.

Mitch esclusiva
Mitch intervista esclusiva (Instagram @mitch__dj) VelvetMusic.it

Le Iene che esperienza è stata?

“È stata un’esperienza bellissima che ho voluto lasciare per fare una sorta salto di qualità. Ancora oggi ringrazio tutto il circuito e Davide Parenti, che è Dio sceso in terra sotto questo punto di vista, che mi hanno dato la possibilità di potermi esprimere. Sono stato una delle poche Iene che è andato in diretta con dei servizi scritti da me. Quell’esperienza lì mi ha permesso di fare un salto, mi sono buttato, ho aperto una mia casa di produzione televisiva e faccio produzioni televisive che vanno ora su Amazon, Chili e altre piattaforme. Ho fatto un programma che è andato benissimo su Sky che si chiama “Scemi da matrimonio” e quindi le Iene mi hanno dato la possibilità di aprirmi una strada nuova. Quindi posso solo dire grazie alle Iene. È un po’ come succede tra i carabinieri, quando sei Iena lo sei per tutta la vita”.

Cosa ti aspetti da questa serata?

“Tanta energia, coinvolgimento. Dopo due anni di Covid serve. Prima c’era avanti Cristo e dopo Cristo ora c’è avanti Covid e dopo Covid. Mi aspetto che la gente si ritrovi tutta quanta con un’energia pura”.

Mitch ai nostri microfoni
Mitch intervistato da VelvetMusic (Instagram @mitch__dj)

Massimo Boldi e Mitch un’accoppiata particolare, come l’avete studiata questa serata?

“Sì è un po’ un cinepanettone. Tutto è nato per magia. Alla fine sono cresciuto con Boldi e l’apprezzo come artista, ho avuto modo di incontrarlo in diverse occasioni. Quando c’è l’amicizia si creano anche queste dinamiche. È stato bello creare con lui una serie di attività e poi ci siamo detti che magari potevamo costruire una serata insieme. E siamo arrivati qui a Sestri Levante”.

Radio 105, microfono d’oro. Cosa rappresenta per te la radio?

“È il mio lavoro principale. Questa passione me la porto dietro da quando ero bambino, da giovanissimo lavoravo a Radio Seregno una radio dell’oratorio. Sono riuscito a fare della mia passione un lavoro. Poi mi sono messo a fare tanto altro nella carriera artistica passando da cantante a produttore televisivo, le ho toccate tutte. Mi manca scrittore. Quando farò un libro verrò su Velvet a raccontarvelo. L’importante è comunicare”.

Che musica ascolti?

“In generale sento tutto da rock alla trap al pop. Non ho un genere preferito. Sono cresciuto con i Litfiba, pensa te e arrivo da Michael Jackson con radici di quella cultura. Oggi col lavoro che faccio sono aperto. Mi fanno ridere i miei coetanei che giudicano la musica di oggi questa è sempre in continua evoluzione. Basti pensare a quello che ascoltavano i nostri genitori rispetto ai nonni, c’era un’evoluzione sempre. Mio nonno rimproverava mia madre che sentiva Lucio Battisti. Sono pro verso i giovani”.

Mitch intervistato
Le parole di Mitch a VelvetMusic (Instagram @mitch__dj)

Come sta la musica italiana?

“Sta attraversando un periodo particolare, ma non solo quella italiana. È frutto della nuova tecnologia. Tanti colleghi si lamentano, quest’estate Meneguzzi si è sbizzarrito. L’autotune è diventato uno strumento musicale, ben venga, se utilizzato bene. È anche vero che l’artista oggi non è soltanto bella voce, deve avere carica, stimolo deve essere artista. Tanti non hanno una splendida voce, ma una genialità espressa nei testi e nelle dinamiche artistiche. Da musicista girano un po’ i cogl*oni quando fai il conservatorio e vedi uno che arriva e non sa far niente”.