Franco Battiato, scoppia il caso sul suo testamento olografo: cosa c’è dietro la diatriba sulla sua eredità

Negli ultimi giorni è emerso il testamento olografo di Franco Battiato ma quanto riportato ha aperto una vera e propria diatriba.

Franco Battiato è stato uno dei cantautori che hanno segnato la musica italiana e ne ha scritto la sua storia. I suoi brani sono sicuramente tra i più celebri e profondi mai ricevuti da un artista. Canzoni che hanno saputo graffiare e sanare, come, tra le più belle in assoluto, La cura, e Voglio vederti danzare, Centro di gravità permanente, Il cielo in una stanza e tante altre ancora che oggi sono come un pugno nello stomaco.

Battiato il 18 maggio 2021 è venuto a mancare all’età di 76 anni. Sulle cause della morte si è spesso parlato, anche se la famiglia ha sempre mantenuto un certo riserbo. Secondo quanto sostenuto da Il corriere della sera il cantautore era affetto da una malattia degenerativa. In questi ultimi giorni si è tornato a parlare della sua scomparsa ma in riferimento al testamento che ha lasciato e che soltanto adesso è stato rivelato. Su quanto riportato è scoppiato un caso che sta facendo non poco rumore.

Franco Battiato, è caos sul testamento del cantautore: chi ha scelto come erede

Negli ultimi giorni si sta molto discutendo sul testamento olografo di Franco Battiato, di cui è stata rivelata la pagina dal sito Open. Secondo quanto mostrato, l’artista su un foglio bianco in stampatello, ha scritto: “Nomino mia erede universale la mia cara nipote Grazia Cristina Battiato. Undici maggio 2018. Franco Battiato”. A quanto pare la nota è stata messa nero su bianco nel 2018, tre anni prima della sua morte.

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Si è aperta una diatriba sul testamento olografo di Battiato (Foto Ansa) velvetmusic.it

Ma proprio in riferimento a quanto riportato, si è alzato un vero e proprio polverone. Infatti, a febbraio dello stesso anno -come riporta Franco Bechis su Open- il neurologo dell’ospedale Garibaldi di Catania, Giuseppe Zappalà, aveva rivelato nel musicista un ‘disorientamento temporo-spaziale, marcati disturbi cognitivi e di memoria breve’ accentuati negli ultimi mesi. Proprio per questo il tribunale di Catania aveva nominato come amministratore di sostegno dell’artista il fratello Michele. Quanto dichiarato dal medico, ha quindi acceso il dubbio sulla nota scritta dal cantautore.

Ma sono ancora altri i punti che fanno parlare, come il fatto che quando è stato interrogato dal magistrato sul caso, ha riferito perfettamente nome e cognome e anno di nascita, ma non il mese e il giorno. Inoltre, di fronte alle altre domande, avrebbe dato frasi senza significato. Sul suo testamento olografo sono sorte perplessità anche sulla firma, Franco Battiato, e non Francesco, il suo vero nome. Per tali ragioni, in questi giorni, dopo la diffusione della nota, si è acceso il caos tanto da portare alla nascita di una diatriba familiare.