Lizzo, spunta un accordo extragiudiziale dopo le molestie sui ballerini

La vicenda di atti di bullismo e molestie che ha coinvolto numerosi ballerini di Lizzo sembra avere un precedente autorevole

A distanza di poche settimane dalla notizia di alcune denunce per molestie, atti di bullismo, comportamento non professionale e licenziamento illegittimo da parte di tre ballerini nei confronti di Lizzo e della sua società di produzione, spuntano altre denunce.

Almeno altri 14 ballerini avrebbero presentato una denuncia per molestie sessuali e creazione di un ambiente di lavoro ostile in relazione alla realizzazione del documentario Love, Lizzo pubblicato lo scorso anno. Ma si sarebbero accordati fuori dal tribunale con un accordo extragiudiziario.

Lizzo, spuntano nuove accuse

La notizia viene riportata in queste ultime ore dall’autorevole Los Angeles Times e in qualche modo sottolinea la vicenda delle ultime denunce che hanno avuto un notevole clamore sui social, costringendo Lizzo a diffondere alcune note ufficiali sulla vicenda. Da una parte smentendo, dall’altra prendendo le distanze.
Stando ai nuovi fatti citati dal Los Angeles Times quattordici ballerini del cast di Lizzo coinvolti in una clip del documentario prodotto dalla HBO Max, sarebbero stati oggetto di riprese di carattere intimo, molto riservato, ma senza il loro consenso. In pratica sarebbero stati filmati a loro insaputa.

A gennaio, un ex coreografo dello staff di ballerini di Lizzo – Slay Smiles – ha portato la questione all’attenzione di un avvocato della Boardwalk Pictures, la società di produzione del documentario che vede anche Lizzo tra i produttori e autori.

Lizzo al festival di Roskilde, il suo tour mondiale si è concluso da poco
Lizzo al festival di Roskilde, il suo tour mondiale si è concluso da poco – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

La denuncia è grave: e sostiene che numerosi ballerini non avevano acconsentito alle riprese e che durante la lavorazione del documentario avrebbero subito atti di bullismo, costretti a difendersi da episodi di bullismo che sconfinavano nel body shaming (per via del peso), ma anche misoginia e razzismo.

La denuncia di Slay Smiles sostiene che… “la produzione avrebbe sfruttato in modo costante e continuo violandone la loro sicurezza emotiva”.

Il documentario: cosa è successo

Il filmato è stato girato nel 2019 durante le prove per gli MTV Video Music Awards. Sebbene i ballerini avessero un contratto sindacale per i VMA, hanno affermato di non aver mai firmato un contratto per le riprese non sindacali dei filmati dietro le quinte inclusi in un secondo momento nel documentario. Alan Brunswick, un avvocato della Boardwalk Pictures, ha detto al Times che tutte le riprese “sono state effettuate regolarmente e che tutte le persone coinvolte erano al corrente della presenza delle telecamere”.

La discussione tra avvocati è andata avanti per alcune settimane fino a quando un produttore ha inviato una e-mail a ciascun ballerino offrendo 350 dollari oltre a una commissione di agenzia del 10% con la quale consentivano la pubblicazione delle immagini e rinunciavano a ogni azione legale. Questo sempre secondo la ricostruzione del Times che cita fonti vicine ai ballerini.

Lizzo, 35 anni compiuti ad Aprile
Lizzo, 35 anni compiuti ad Aprile – Credit ANSA (VelvetMusic.it)

Slay Smiles ha confermato che la trattativa è proseguita e che la cifra percepita da ciascun ballerino al termine della discussione è stata superiore ai 7mila dollari. Per un importo complessivo di oltre 110mila dollari. L’accordo comprendeva anche una clausola di non pubblicazione e di riservatezza che impediva ai ballerini di discutere l’accordo con terzi. Cosa che evidentemente a questo punto aprirà a nuove questioni visto che l’accordo risulta adesso violato dopo la rivelazione alla stampa.

Due cause distinte

I 14 ballerini che hanno risolto la controversia per il video di Love, Lizzo non erano coinvolti nella causa intentata all’inizio di questo mese. Si tratta insomma di due cause separate. Da una parte quella conclusa fuori dal tribunale. Dall’altra quella in cui tre ballerini accusano gli imputati – e dunque Lizzo, la sua compagnia di produzione e la coreografa Shirlene Quigley – di molestie sessuali e di creazione di un ambiente di lavoro ostile.

I ballerini affermano che Lizzo avrebbe preso in giro una ballerina per un presunto aumento di peso. Ballerina che in un secondo momento avrebbe perso il lavoro nonostante un problema di salute.

Le accuse vedono al centro della scena la coreografa che avrebbe avuto comportamenti pressanti e impositivi con punizioni, anche di carattere fisico, nei confronti dei ballerini con alcuni episodi poco chiari. La questione ha tenuto banco nel corso delle ultime settimane e ha avuto conseguenze importanti per Lizzo che ha subito un vero e proprio disamoramento di molti fan che dopo la pubblicazione di queste notizie hanno smesso di seguirla sui social network.

Lizzo si difende

Lizzo ha sempre negato le accuse: “Non sono qui per essere considerata una vittima, ma so anche che non sono il cattivo come alcune persone e media hanno dipinto in questi ultimi giorni. Non c’è niente che prendo più sul serio del rispetto che meritiamo in qualità di donne. So cosa vuol dire provare vergogna per il proprio corpo ogni giorno e non criticherei o licenzierei mai un dipendente a causa del suo peso…” aveva scritto la cantante sui social. Che da quale momento è rimasta in silenzio.

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