Dopo la brutta frattura della rotula del ginocchio destro e una lesione al legamento, Tony Hadley ringrazia i medici che lo hanno operato
Di sicuro ricorderà per un pezzo la sua disavventura in Calabria, immediatamente prima di un concerto con 20mila persone che lo aspettavano in piazza. Tony Hadley conferma il legame davvero speciale tra gli Spandau Ballet, anche se ormai da qualche anno Hadley non fa più parte della leggendaria band new romantic dopo l’ennesima lite con gli altri ex componenti, e il nostro paese.
A distanza di pochi giorni dal disastroso infortunio che lo ha azzoppato e gli costerà un bel po’ di cautela e di rieducazione, Tony Hadley ha ringraziato la Calabria per giorni difficili e complicati ma umanamente straordinari.
Vederlo strenuamente appoggiato alla sua sedia, capace di tanto in tanto persino di alzarsi per ringraziare il pubblico e cantare a piena voce i suoi successi, è stato sicuramente commovente. Tony Hadley, a dispetto di molti cantanti che con un po’ di raffreddore rinviano intere tournée ha dimostrato un attaccamento al dovere e al senso dello spettacolo davvero incredibile.
Con il ginocchio destro bloccato in un tutore rigido, pantaloncini corti e l’aiuto di un paio di bicchieri di vino rosso, Hadley ha cantato tutto il suo repertorio senza tagliare nemmeno un brano in scaletta. É stato davvero straordinario… “Il tutto con un dolore davvero acuto – ha sottolineato uno dei medici che lo ha assistito dopo la caduta negli spogliatoi di Palmi che ha mandato in tilt il suo ginocchio – dopo un infortunio del genere si fa fatica a stare sdraiati e non si prende sonno senza antidolorifici… figuriamoci stare per quasi due ore in piedi su un palco a cantare”.
Tra una smorfia di dolore e un sorso di vino Hadley, accompagnato dalla sua band, è sceso dal palco sorretto dai volontari della pubblica assistenza appoggiandosi a una stampella. Con la prospettiva di dovere andare sotto i ferri. L’intervento chirurgico era necessario. Hadley aveva la possibilità di tornare in Inghilterra e di farsi operare dai suoi medici di fiducia. Ma non ha avuto dubbi: “Sono tutti stati straordinari, mi faccio operare in Italia”.
A distanza di qualche giorno, sulla strada verso la riabilitazione in vista del suo ritorno sul palco, Tony Hadley ha voluto esprimere tutto il suo affetto e la sua gratitudine ai medici che lo hanno operato. E lo ha fatto attraverso il suo account ufficiale postando una bella foto e uno splendido messaggio: “Volevo solo dire un enorme ringraziamento a tutto il meraviglioso staff medico dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per essersi preso cura di me e aver fatto un fantastico intervento d’urgenza al ginocchio dopo la caduta della scorsa settimana”.
L’intervento è stato effettuato all’ospedale di Lamezia Terme,.Un’operazione chirurgica non facile e piuttosto articolata considerando soprattutto la lesione del legamento che richiederà un lungo decorso postoperatorio. Soprattutto se si considera l’attività di Hadley che è un gigante di 1.90, un po’ sopvrappeso per la verità, ma sempre estremamente dinamico sul palco.
Tony Hadley ha avuto parole di notevole gratitudine nei confronti dei medici: “Non avrei potuto chiedere cure migliori – ha aggiunto il cantante – e ringrazio anche l’Unità Operativa ortopedia e traumatologia del presidio ospedaliero Lamezia Terme per l’assistenza affettuosa e la grande competenza”.
Un momento di notevole popolarità internazionale per lo staff diretto dal dottor Livio Perticone che improvvisamente si è visto pubblicato un po’ ovunque, in particolare in Inghilterra dove la disavventura di Hadley è diventata immediatamente virale. Hadley ha ringraziato tutti, citandoli uno per uno, tutti: medici, internisti, infermieri e operatori. Non capita spesso in Italia…
La brutta caduta nel camerino mentre era in attesa di salire sul palco, in piazza primo Maggio a Palmi, è ormai un ricordo. Riscaldato dall’entusiasmo del pubblico, 20mila persone, e dell’assistenza medica ricevuta. Ora inizia il percorso riabilitativo: “Detesto l’idea di cancellare concerti e mi scuso con gli amici che mi aspettavano a Campitello Matese, ma purtroppo dovevo andare sotto i ferri e i tempi erano stretti. Conto di tornare in Italia al più presto e di esibirmi di nuovo”.
La caduta e la frattura di Tony Hadley ricorda quella altrettanto clamorosa occorsa qualche anno fa a Dave Grohl, il leader e cantante dei Foo Fighters che cadde dal palco fratturandosi una caviglia e un piede. Il tempo di bloccare l’arto infortunato e tornò sul palco per completare il concerto seduto e proseguire il tour, sempre seduto, per oltre un mese nonostante il gesso…
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