Insieme a Herb Alpert, Jerry Moss fondò il colosso A&M Records, una delle case discografiche che ha fatto la storia della musica contemporanea
Negli anni ’90 girava una storiella molto divertente tra sale d’incisione e studi di registrazione. E cioè che le due lettere più importanti per i musicisti che avessero una qualche velleità di carriera in ambito artistico erano la A e la M.
La A stava per Alpert, Herb Alpert; e la M per Moss, Jerry Moss, fondatori della A&M Records, un marchio famosissimo per le sue produzioni e per la firma di autori leggendari. Il marchio della A&M, una piccola tromba stilizzata sopra le due lettere cubitali divise dalla e-commerciale, è uno dei brand più famosi nella storia della musica contemporanea negli ultimi cinquant’anni.
Jerry Moss, scompare il fondatore della A&M Records
La tromba era lo strumento di Herb Alpert, il primo a incidere con la nuova casa discografica ottenendo un successo enorme negli anni ’60. Ma i soldi veri, un sacco di soldi, arrivarono con altri album che resero i due produttori un vero e proprio punto di riferimento per qualsiasi musicista, un ruolo che valse loro il titolo di “Midas King”, i re Mida della musica. Perché qualsiasi cosa toccassero diventava un successo di proporzioni mondiali.
Alpert e Moss hanno prodotto alcuni degli album di maggior valore nella storia del rock americano. Tapestry di Carole King, Frampton Comes Alive! di Peter Frampton investendo tutto quello che guadagnarono per mettere sotto contratto artisti sempre più importanti che abbracciavano una grandissima varietà di generi, dal rock al pop: dai Carpenters a Janet Jackson, dai Soundgarden ai Go-Gos e fino a Stin e i Police.
La M di Moss
Jerry Moss è scomparso ieri nella sua splendida villa di Bel Air, in California: aveva 88 anni.
Era nato a New York City laureandosi in lingua e letteratura inglese al Brooklyn College. Il suo desiderio fin da quando era uno studente era quello di lavorare nel mondo dello spettacolo; assolti i suoi obblighi con l’esercito ha cominciato a sfruttare i suoi studi musicali, suonava discretamente bene il pianoforte, per mettere sotto contratto giovani musicisti semisconosciuti che proponeva alle radio del college newyorkese e ai locali del Greenwich Village.
Poi, esaurita questa fase, decise di riempire due scatoloni, salire sulla sua Ford e trasferirsi a Los Angeles, dove la grande amicizia con Herb Alpert avrebbe cambiato la vita di entrambi.
Una promessa reciproca
Fondarono la A&M Records con un investimento di circa 2mila dollari nel 2012: “Avevamo un’enormità di idee e pochissimi soldi. Ma la promessa che ci siamo fatti l’un l’altro fu proprio quella di investire ogni risorsa di tempo, energie e denaro nella nostra piccola impresa. Il nostro ufficio era nel garage di Herb, dove avevamo creato una piccola sala prove che ci consentiva di ascoltare le band che volevano essere messe sotto contratto. Anche se in realtà il nostro primo obiettivo era semplicemente quello di produrre e incidere le canzoni che Herb aveva composto senza l’appoggio di alcuna casa discografica. Nessuno voleva sentire un disco per sola tromba. E quando cè ne siamo resi conto abbiamo deciso di produrlo da soli”.
Il disco, Tell it to the Birds, diventerà un best seller, una vera e propria pietra miliare. Rispettando la promessa reciproca che si erano fatti prima di fondare la casa discografica, tutti i proventi del disco, che fu anche un grandissimo successo commerciale, vennero reinvestiti nella A&M Records.
Quando Moss e Alpert decidono di monetizzare il loro immenso lavoro, vendono: mezzo miliardo di dollari per cedere la compagnia alla Polygram nel 1989. La coppia resta al timone della compagnia per altri cinque anni regalando come ultima firma a un portafoglio artisti semplicemente immenso niente meno che Sheryl Crow che con la A&M Records otterrà il più grande successo commerciale della sua vita.
Gli ultimi talent scout
Nel 2006 Jerry Moss e Herb Alpert sono indotti da Sting, uno dei tanti che lanciarono da zero quando era ancora sconosciuto, nella Rock and Roll Hall of Fame.
Il discorso con cui Sting ufficializzò l’onorificenza fu molto emozionante: “Eleganti, civili, sofisticati, intelligenti ma soprattutto, sensibili alle esigenze dei colleghi artisti a tal punto che sono stati celebrati, non solo per il loro successo, ma anche per la cura e l’incoraggiamento di nuovi talenti con la pazienza e la cura che erano insolite allora, e ancora più rare oggi”.
Jerry Moss è considerato uno dei più grandi talent scout nella storia della musica contemporanea la cui scomparsa segue di qualche giorno quella di un uomo a lui molto simile per identità, obiettivi e cultura musicale, Clarence Avant.