Died Pretty, è morto il cantante della band australiana Ron S. Peno

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Ron S. Peno, frontman e co-fondatore dei Died Pretty, è scomparso dopo una lunga battaglia contro il cancro: aveva 68 anni

“Speriamo sia davvero Pretty…” quando ormai era chiaro che la malattia che stava affrontando da anni non gli avrebbe lasciato scampo, Ron S. Peno riuscì nella non facile impresa di ironizzare sulla sua tragica condizione. E sul nome di quella band, Died Pretty (morto delicatamente…) che aveva condizionato tutta la sua vita artistica per quasi cinquant’anni.

Ron S. Peno è scomparso dopo quattro lunghi anni di battaglia contro il cancro. Aveva 68 anni.
La notizia della sua morte, confermata dagli account social ufficiali dei Died Pretty, è stata accolta con molto dispiacere da un pubblico di nicchia, ma estremamente affezionato, che ha sempre seguito da vicino le vicende della rock band alternativa australiana.

Died Pretty, chi era Ron S. Peno

Peno formò i Died Prettu a Sydney negli anni ’80. Il cantante in precedenza aveva suonato con gli Screaming Tribesmen e gli Hellcats. Ma con i Died Pretty incanalò l’aspetto e il suono dei suoi eroi dalla scena punk di New York, inclusi Velvet Underground e Television, con una interessante spruzzata di rock psichedelico.

In una scena australiana particolarmente vivida, che aveva portato al centro della scena splendidi esempi come Midnight Oil, The Church, Mental as Anything capaci di durare alla prova del tempo dopo il primo grande esempio del rock down-under dei Men at Work, i Died Pretty non sembravano nemmeno australiani. Ma usciti da una sala prove del Bronx, piuttosto che da una live session di band inglesi impegnati nel resort new wave di Berlino.

Una delle ultime immagini ufficiali di Ron S. Peno – Credits @thediedpretty Instagram (VelvetMusic.it)

Una delle grandi qualità dei Died Pretty è stata quella di dimostrarsi sempre all’altezza del pubblico in occasione dei live. Negli anni ’80 era tutto completamente diverso da oggi. Un buon brano vinceva la diffidenza delle radio, e magari finiva in programmazione accompagnato da un video interessante. Ma la gente voleva vederti dal vivo. E i Died Pretty dal vivo si sono sempre dimostrati assolutamente solidi. Il loro debutto Free Dirt del 1986 è inserito tra i migliori album australiani di tutti i tempi.

Lo seguono altri album intelligenti e ispirati come Lost (1988), Every Brilliant Eye (1990) e il loro maggior successo commerciale, Doughboy Hollow del 1991. In quest’album compaiono due gemme della loro produzione D.C. e Sweetheart che si erano fatte ascoltare con una certa continuità anche in Europa.

Died Pretty, quarant’anni di vita

La band diventa in pochi anni una colonna dei sempre più vivaci festival australiani che gareggiano con quelli americani nel raccogliere nomi importanti ed esibizioni di ampio respiro. I Died Pretty si esibiscono al Big Day Out di Sydney del 1992 davanti a quasi mezzo milione di persone arrivando a suonare anche in Europa. La band pur rallentando molto la sua attività non si è mai sciolta. Anzi… Peno negli ultimi anni si è spesso unito ai suoi vecchi compagni di band per diversi importanti tour in Festival importanti come A Day on the Green nel 2016, insieme a band di grandissimo impatto come Hoodoo Gurus, Sunnyboys, Violent Femmes e Ratcat.

I Died Pretty in un foto servizio per Vogue del 1989 – Credits @thediedpretty Instagram (VelvetMusic.it)

Nel 2019 Peno spiega attraverso i suoi social di essere alle prese… ‘con un bel problema’, scrisse sul suo posto: “Ho un cancro, e vi chiedo scusa, ma stavolta non sono in grado di salire sul palco…”. Un modo diretto, quasi brutale di affrontare una pessima realtà. Il frontman dei Died Pretty si è sottoposto a una lunga serie di terapie mentre Support Act, l’ente di beneficenza per la comunità musicale australiana, si è mobilitato per sostenerlo emotivamente con l’appello ‘Help a Mate’.

Questo l’annuncio della band sulla morte di Ron

“Con grande tristezza annunciamo la scomparsa del nostro cantante Ron S. Peno che ci ha lasciato serenamente alla presenza della sua amorevole moglie Charity e di suo figlio Zebadiah, nella loro casa di South Yarra, Melbourne. Negli ultimi quattro anni e mezzo, mentre combatteva contro il cancro, Ron ha mostrato una risoluta positività e un profondo spessore di carattere che si è rivelato fonte di ispirazione per i suoi colleghi membri della band, oltre ai manager e ai moltissimi amici. Di fronte alle avversità si è dimostrato incrollabile…

Nei 40 anni che Ron ci ha intrattenuto come frontman dei Died Pretty, non è mai stato niente meno che estremamente carismatico. Ha garantito un bel ricordo a chiunque abbia condiviso il palco con lui e al suo pubblico. Per molti è la colonna sonora di una vita intera. Ci lascia un’eredità di registrazioni straordinarie che continueranno ad essere apprezzate nel futuro…”

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