scelta Il concerto che doveva festeggiare i 20 anni dei Negramaro è al centro di polemiche legati a costi, disorganizzazioni e disagi
Come già detto e scritto. L’estate 2023 passerà alla storia per una stagione splendida dal punto di vista dei concerti nel nostro paese con un gran numero di appuntamenti davvero molto prestigiosi e che hanno richiamato un numero di persone straordinario, mai così alto.
Ma non si possono chiudere gli occhi di fronte all’impressionante rincaro degli eventi sulla base di una pressione fiscale che è enormemente superiore a quella di altri paesi e nemmeno sul fatto che alcuni costi (acqua, panini, parcheggi) siano interamente ricaduti sul pubblico.
In attesa di fare un bilancio e capire se gli errori di quest’anno, culminati con problemi davvero seri ad esempio in occasione del concerto di Harry Styles a Campovolo, o con l’appuntamento di Travis Scott al Circo Massimo di alcuni giorni fa.
Alla lunga serie di problemi di questa estate se ne è aggiunto un altro che riguardava un altro appuntamento particolarmente atteso, quello dei Negramaro che festeggiavano i loro venti anni di attività artistica proprio nella loro terra, il Salento.
La data era in programma all’aeroporto di Galatina, in provincia di Lecce. Un’area indubbiamente grande ma assolutamente non attrezzata per questo genere di evento. Uno spazio che non aveva mai ospitato un concerto e che di fatto è stato allestito da zero. Non senza difficoltà. L’idea della band di organizzare la festa nella sua terra, purtroppo, era eccellente nelle intenzioni. Pessima nel risultato…
Forse non ci si aspettavano così tante persone. Ma il concerto era completamente esaurito già da qualche giorno, oltre 35mila persone annunciate. Dunque tutti quei biglietti sono stati venduti a ragion veduta. Nonostante molte di queste persone abbiano campeggiato fuori dall’area dello spettacolo fin dalla notte precedente mentre tantissimi altri siano arrivati in ritardo o non siano arrivati affatto.
Purtroppo non tutte le cose sono andate nel modo sperato: traffico completamente ingolfato, parcheggi introvabili e lunghissime code a piedi per arrivare al luogo dell’evento dove molte persone si sono presentate in netto ritardo rispetto all’inizio dello show. Il concerto si è aperto ovviamente in ritardo, alle 22 passate, mentre numerosi spettatori stavano ancora cercando di passare il controllo dei cancelli d’ingresso. Inevitabili le discussioni che si sono subito trasferite sui social, ricalcate anche da alcuni influencer.
Il concerto per la verità è stato molto bello, ventitré brani in scaletta, oltre due ore di spettacolo con tutte le canzoni che hanno costruito il repertorio della band. E un lunghissimo elenco di ospiti di grande prestigio.
Sul palco salgono in ordine cronologico Rosa Chemical, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Samuel, Aiello – decisamente commosso quando raccolta la sua prima esperienza sul palco insieme a Giuliano Sangiorgi – e poi ancora Sangiovanni ed Elisa, forse la più applaudita. Anche per il divertentissimo modo con il quale la cantante ha rivelato tra le risate del pubblico di aver raccontato ai figli in viaggio per il Salento che lo zio Puccio – Giuliano Sangiorgi – aveva preso un intero aeroporto per fare una festa. Cosa che li ha convinti di buon grado ad accompagnare la mamma.
Elisa, che cantò uno dei suoi più grandi successi – Ti Vorrei Sollevare, insieme a Giuliano Sangiorgi – con il pancione, incinta di Emma, la sua prima figlia.
Quando lo show si chiude è quasi l’una di notte. Tutti gli ospiti tornano sul palco per una lunga versione di Parlami d’amore per chiudere con Ora ti canto il mare. Unico assente, giustificatissimo, Lorenzo Jovanotti bloccato dal brutto infortunio dopo la nota caduta in bicicletta in vacanza a Santo Domingo cui Sangiorgi dedica un abbraccio e un ultimo pensiero.
Il giorno dopo il concerto arrivano non solo le immagini social della festa del pubblico ma anche le voci della protesta che inevitabilmente coinvolgono la band.
A rispondere a nome dei Negramaro è ovviamente Giuliano Sangiorgi, il portavoce: “Sono profondamente triste per quello che è successo a molti di voi, ma sono anche fiducioso che possiate comprendere tutto il nostro amore”
Questo il testo di un video diffuso sui social dal cantante dei Negramaro: “Purtroppo abbiamo saputo dei problemi. Io in prima persona sono stato coinvolto. Mia madre ed i parenti per i quali avevo preso un pulmino sono arrivati quasi a metà concerto. I nostri collaboratori hanno fatto di tutto per rendere agibile un posto dove non si sono mai fatti i concerti, come l’aeroporto di Galatina”.
La scelta del luogo dell’evento è stata probabilmente sottovalutata: “Abbiamo pensato giorno e notte a costruire un sogno che fosse degno della vostra grandezza: di tutto quello che ci avete dato in questi anni. Io vi posso dire solo questo: sono molto felice da un lato per tutto l’amore che ci avete dimostrato, ma anche molto dispiaciuto per tutto quello che è successo. I disagi si sono verificati per motivi organizzativi che non sono dipesi da noi, sono successe cose che non dovranno mai più succedere. Mi sembra giusto far sapere quanto io ci tenga a dire che ho sofferto e sto soffrendo con voi, per quella cosa che ci lega: l’amore per la musica, per il fatto che avete messo l’anima per raggiungere il nostro concerto”
Il messaggio si conclude con un invito: “Per molti non è stato possibile e spero che si possa trovare una soluzione. Ma spero anche che non si vanifichi quello che i Negramaro hanno voluto fortemente: portare quello che avremmo potuto fare in posti più consoni, abituati ai grandi eventi, a Lecce nel Salento. Sono vicino a tutte le fatiche che avete provato in quella notte “magica da un lato per molti e abbastanza difficile e disastrosa per tanti”.
Altre polemiche che si aggiungono a quelle già ad alto regime per il concerto di Harry Styles, con treni cancellati e persone costrette a bivaccare per tutta la notte in mezzo alla strada, e per i costi davvero inaccettabili di acqua e birra agli eventi di San Siro e dell’Ippodromo di Milano.
I Negramaro avevano vissuto polemiche molto forti all’epoca del loro primo concerto a San Siro. Era stata una grandissima occasione, in fondo si trattava della prima band italiana che suonava all’interno dello stadio monumentale di Milano. Purtroppo però i problemi furono moltissimi, soprattutto per via della diffusione dell’audio, piuttosto basso in diversi settori dello stadio. Gran parte del pubblico si lamentò, alcuni chiesero addirittura il rimborso del biglietto. Lo spettacolo di Galatina resta uno splendido show ma anche una piccola macchia organizzativa che, come al solito, vede gli artisti al centro dell’attenzione.
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