Il leader di una delle band più amate del panorama musicale italiano ha raccontato un aneddoto particolare sulla formazione del gruppo.
Con il loro ultimo singolo, “Rubami la notte”, i Pinguini Tattici Nucleari sono tra i protagonisti indiscussi dell’estate musicale italiana e hanno messo a segno l’ennesimo successo. La storia della band nasconde molte curiosità, dal loro nome suggestivo alla loro formazione, che è cambiata diverse volte nel corso degli anni.
La band è diventata famosa al grande pubblico italiano nel 2020, quando ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone “Ringo Starr” e si è classificata terza in classifica. Da quel momento, il successo non si è più fermato: i singoli “La Storia Infinita”, “Scrivile scemo” e “Pastello Bianco” raggiungono tutti i primi posti delle classifiche italiane e l’album “Fake News” conquista due dischi di platino in poco tempo.
I “Pinguini” hanno celebrato questi anni di grandi successi con una serie di concerti nelle più grandi arene italiane, tra cui Stadio San Siro e Stadio Olimpico, registrando in tutti i casi il tutto esaurito.
Tra le varie curiosità intorno alla storia della band c’è proprio la sua formazione, che negli anni è cambiata diverse volte. Vari membri si sono succeduti all’interno della band e lo stesso frontman, Riccardo Zannotti, non è sempre stato la voce del gruppo.
“Io non volevo fare il cantante”: la confessione di Riccardo Zannotti
In una recente intervista, i Pinguini Tattici Nucleari hanno rivelato un interessante aneddoto sulla storia della loro band. Gli unici due membri presenti fin dall’inizio sono Riccardo Zannotti e Lorenzo Pasini. Gli altri quattro sono tutti entrati nel 2016, quando hanno progressivamente sostituito i membri precedenti e hanno dato il via a un nuovo corso della band.
La formazione attuale vede Riccardo Zannotti al canto, Nicola Buttafuoco e Lorenzo Pasini alle chitarre, Simone Pagani al basso, Matteo Locati alla batteria e Elio Biffi alle tastiere. Quasi tutti i membri collaborano poi ai cori con le loro voci.
“Io volevo fare il chitarrista. Ad un certo punto, nessuno voleva cantare nella nostra band“, ha raccontato Zannotti. Rivolgendosi a Lorenzo Pasini, il leader dei Pinguini ha continuato il racconto: “Lui era molto bravo ed è diventato il chitarrista. Quindi io mi sono ritrovato ad essere il cantante, però io non volevo fare questo“.
Tra il pubblico in sala in occasione dell’intervista, l’aneddoto ha suscitato molte risate. In effetti, è curioso pensare che il cantante di alcune delle canzoni più amate dal pubblico non volesse fare questo mestiere. Oltre a questo, è interessante notare che nel momento in cui Zannotti ha iniziato a cantare, nel 2014, la band si è fatta sempre più spazio nel mondo dell’indie rock italiano. Quello stesso anno esce il primo album, “Il re è nudo”, a cui seguiranno poi “Diamo un calcio all’aldilà”, “Gioventù bruciata” e “Fuori dall’hype”, che conterrà il primo successo nazionale della band, “Ringo Starr”.