Ian Watkins, il cantante dei Lostprophets è in gravi condizioni, ferito da una coltellata durante una rissa in prigione per circostanze ancora tutte da chiarire
Non c’è dubbio che Ian Watkins sia un personaggio discusso e discutibile per alcune scelte estremamente radicali che lo hanno portato fuori dalla musica e poi anche dalla vita civile, condannato a 29 anni di carcere per accuse pesantissime. É in galera da dieci anni e di lui si sono completamente perse le tracce da un punto di vista artistico.
Tuttavia il cantante dei Lostprophets, band piuttosto apprezzata per la sua proposta metal alternativa della quale Watkins era autore e performer, ora si trova ricoverato in gravi condizioni a causa di una rissa avvenuta per circostanze poco chiare in carcere.
Lostprophets, le condizioni di Watkins
Stando a quanto riferiscono alcune fonti ufficiali dei servizi penitenziari britannici, Watkins è ricoverato in gravi condizioni che dovranno essere valutate nel corso delle prossime ore di fronte a ulteriori accertamenti medici e clinici.
Quello che è accaduto e al momento al centro di un’inchiesta che non è ancora stata completata.
Secondo alcune testimonianze Watkins sarebbe stato sequestrato da tre detenuti nel carcere dove al momento sta scontando la sua condanna definitiva a 29 anni di carcere per diversi reati sessuali tra i quali anche una violenza a danno di un bambino. Watkins, infatti, è iscritto nel registro dei pedofili, più volte accusato e condannato per reati gravissimi.
Potrebbero essere stati proprio i suoi precedenti penali a scatenare la discussione all’interno del carcere che si è conclusa tragicamente con una serie di coltellate. Watkins è uscito dal carcere con vaste ferite alla schiena e all’addome.
Ostaggio dei detenuti
L’ex cantante dei Lostprophets sarebbe stato tenuto in ostaggio da altri detenuti, non meno di tre, per oltre sei ore. Che cosa sia successo, di sicuro, non si sa. Quello che è certo è che Watkins è stato picchiato con violenza e accoltellato prima che i suoi aggressori, dopo una interminabile trattativa, decidessero finalmente di aprire la porta della cella nella quale si erano asserragliati con il loro ostaggio facendo entrare le guardie carcerarie e l’assistenza medica.
A seguito di quanto è accaduto Watkins è stato ricoverato in ospedale, fuori dal carcere. Sulle sue condizioni ci sono al momento due fonti diverse, una riportata da Sky News che dice che non è in pericolo di vita. Un’altra, riportata dal magazine online The Mirror dice – testualmente – “…Si teme che possa morire. Se sopravvive, sarà stato molto fortunato”.
L’episodio è avvenuto all’interno della casa circondariale di Wakefield, nel West Yorkshire, una ventina di chilometri a sud di Leeds.
Watkins è condannato in via definitiva per alcuni atroci reati sessuali. Violenza, cospirazione ai fini di violenza sessuale su minore e possesso di materiale pedo-pornografico. Alcuni dettagli del suo processo sono davvero tremendi. Ma Watkins ha sempre ammesso tutte le sue responsabilità. Anche se il cantante non ha mai ritenuto di essere malato, né bisognoso di assistenza.
La casa dei mostri
Il carcere di Wakefield in Inghilterra è una delle prigioni più tristemente famose del paese, soprannominata ‘Monsters Mansion’ poiché all’interno delle sue celle di massima sicurezza ci sono serial killer, assassini tra i più efferati e violenti del Regno Unito e numerosi pedofili.
Prima delle sue condanne, Watkins era il frontman e paroliere della band alt-metal gallese Lostprophets, che ha ottenuto quattro brani nella Top 10 nel Regno Unito, tra cui Weapons del 2012, pubblicata due mesi prima dell’arresto di Watkins nel giugno 2012 cui è seguita una condanna definitiva nel dicembre 2013. Da allora non è mai uscito dal carcere: dieci anni li ha scontati, gliene restano ancora 19.
Ulteriore condanna per Watkins nel 2019, altri 10 mesi di prigione. Aveva in custodia un telefono cellulare. Il cantante si è difeso sostenendo che altri prigionieri lo avevano obbligato con la forza a nascondereil telefono.
Tuttavia non ha mai fatto i nomi dei responsabili: “Ho paura, sono assassini, assassini di massa, stupratori, pedofili, serial killer, il peggio del peggio, persino peggio di me…” disse al giudice che gli inflisse ulteriori 10 mesi di condanna rispetto ai 29 anni già inflitti. In attesa di capire quali siano le sue condizioni, per ora, è recluso sotto sorveglianza all’ospedale di Leeds.