Emis Killa è intervenuto in una discussione e ha spiegato ai fan che bisogna conoscere bene l’industria musicale prima di criticare qualcuno.
L’estate della musica italiana è stata piena di faide e discussioni tra artisti. Prima di tutte c’è stata quella tra Salmo e Luchè, che si sono sfidati a colpi di tweet e canzoni, con insulti più o meno pesanti. Dopo è arrivato il match virtuale tra J-Ax e Paolo Meneguzzi, che ha criticato la mancanza di qualità nelle canzoni come “Disco Paradise”, scatenando l’ira del collega. Ora, a pochi giorni di distanza, un nuovo fronte si è aperto: quello tra Sfera Ebbasta e Samuele Bersani.
Tutto è iniziato, come spesso accade, da un commento condiviso sui social network. Bersani ha speso parole decisamente poco carine nei confronti del collega: “Mi hanno girato un video dove a uno di questi semidei contemporanei della rima “cantata” si stacca l’autotune per qualche secondo sul palco, ed è stato come vedere Icaro colare a picco. Hai voglia a sbattere ali di cera“.
Il cantante di “Spaccacuore” faceva riferimento a un video, diventato virale negli ultimi giorni, in cui Sfera Ebbasta si esibisce e ha degli evidenti problemi con la voce. Secondo i fan dell’artista, ci sarebbe stato un malfunzionamento dell’autotune, lo strumento di elaborazione audio usato per creare gli effetti sonori tipici della musica trap. A difesa dell’artista è arrivato anche un suo amico e collega, Emis Killa.
Emis Killa ha giustamente spiegato che, per capire da dove nasce il problema, bisogna capire anche come funziona l’autotune. Introdotto per la prima volta negli anni ’90, questo strumento veniva inizialmente utilizzato per correggere lievi errori di intonazione. Con gli anni, ha trovato il suo posto anche come vero e proprio strumento creativo.
Artisti come T-Pain e Kanye West sono stati tra i primi ad utilizzare l’autotune come strumento di espressione artistica. In generi come il pop, l’hip-hop e il R&B, l’uso evidente dell’autotune può aggiungere sonorità moderne e futuristiche alla musica.
Nelle canzoni di Sfera Ebbasta l’utilizzo dell’autotune è evidente, al punto da essere un vero e proprio marchio di fabbrica. Nella sua critica, Samuele Bersani si riferiva al fatto che artisti come Sfera non sono in grado di regalare una performance degna di nota se non con l’utilizzo dell’autotune. I fan, da entrambe le parti, si sono scatenati in una guerra social che spesso è scaduta in insulti gratuiti e parole decisamente fuori luogo.
Per cercare di mettere un punto alla situazione, Emis Killa è intervenuto spiegando che qualsiasi artista avrebbe problemi ad esibirsi se l’autotune integrato nel suo microfono fosse impostato male. Per dimostrarlo, ha fatto ascoltare ai suoi follower una canzone di Adele con due impostazioni di autotune diverse.
L’esperimento di Emis, in effetti, sembra confermare la versione a difesa di Sfera Ebbasta. Nel caso in cui la chiave di autotune era giusta, gli effetti della voce di Adele erano gradevoli da ascoltare. Nel caso della chiave sbagliata, invece, anche la voce della cantante, conosciuta per le sue doti vocali, risultava sfasata in una maniera poco piacevole da ascoltare.
La difesa di Emis Killa, insomma, ha sicuramente aiutato molte persone a capire come funziona l’autotune e le motivazioni della pessima voce di Sfera in quella particolare esibizione.
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