Nuove accuse per Dua Lipa che dovrà tornare in tribunale per rispondere delle accuse di plagio che riguardano Levitating
Dopo il caso di Ed Sheeran, uscito completamente prosciolto da ogni accusa di plagio al termine di una delle cause più intricate e popolari degli ultimi anni, al centro dell’attenzione per un’accusa di plagio c’è niente meno che Dua Lipa.
La cantante inglese di origine kossovaro-albanesi, reduce da un successo straordinario con il suo ultimo album, dovrà affrontare una nuova causa – la terza – che riguarda l’uso illegittimo di una traccia preconfezionata che compare all’interno del suo singolo di grande successo Levitating.
La vicenda nasce dalla citazione presentata a Los Angeles dal musicista Bosko Kante che afferma che la cantante e la sua società editrice, la Warner Music Group, avrebbero utilizzato illegalmente una registrazione fatta con il suo talk box nei remix del singolo, il brano più popolare del suo album del 2020 Future Nostalgia.
In pratica non si tratta di una vera e propria accusa di plagio quanto piuttosto dell’utilizzo illegittimo di una traccia, una causa molto simile a quella che in passato ha coinvolto per esempio numerosi rapper, accusati di avere utilizzato brani o frammenti di brani appartenenti in realtà ad altri.
Uno dei casi più clamorosi in questo senso fu quello riguardante I’ll Be Missing You di Puff Daddy, campionato sulla musica di Every Breath You Take scritta da Sting per i Police. I due musicisti sono anche diventati amici ma la canzone, di fatto, ha reso al bassista dei Police più soldi con il remix di Puff Daddy che non con l’originale.
Altro caso che è stato molto controverso nel corso degli ultimi anni è quello di Ice Ice Baby, unico singolo di grandissimo successo del rapper Vanilla Ice che aveva campionato il celeberrimo giro di basso con l’inciso di piano di Under Pressure, dei Queen. Vanilla Ice – al secolo Robert Van Winkle – fu costretto a pagare una fortuna in diritti d’autore e andò in fallimento.
Quanto alla vicenda che riguarda Dua Lipa la causa cita un accordo verbale tra Kante e gli autori della canzone secondo il quale la registrazione poteva essere utilizzata solo nella registrazione originale, ma non nei successivi remix. Kante chiede più di 20 milioni di dollari per violazione del copyright.
Un primo tentativo di risolvere la questione con un accordo extragiudiziale è andato fallito. Dunque la questione verrà decisa in tribunale.
Kante è un autentico guru nel talk box, una tecnica molto specifica che prevede uno strumento che lui stesso ha inventato e brevettato, che consente ai musicisti di modificare il suono di una frase sfruttando le caratteristiche di suoni digitali e strumenti che costituiscono un elemento artistico completamente nuovo per tracce inedite. Suoi alcuni talk box che hanno portato al successo brani di Kanye West e Big Boi. Nel 2014 Kante ha fondato una società chiamata ElectroSpit per commercializzare il brevetto del suo strumento.
Questa causa è la terza azione legale intentata contro la canzone Levitating. Nel marzo 2022, la band reggae Artikal Sound System aveva affermato che Lipa ha rubato l’hook principale di Levitating dalla loro canzone del 2017 Live Your Life. La band ha archiviato il caso nel giugno 2023 dopo che un giudice ha stabilito che non c’erano prove che i creatori di Levitating, inclusa Lipa, avessero libero accesso alla traccia precedente rendendo inutile qualsiasi ricorso per violazione del copyright.
Un’altra causa del 2022 da parte dei cantautori L. Russell Brown e Sandy Linzer deve ancora essere definita: secondo queste accuse Lipa avrebbe ricalcato la melodia di Levitating dalla loro canzone Wiggle and Giggle All Night pubblicata nel 1977 e dal brano del 1980 Don Diablo. Gli avvocati della cantante affermano che Dua Lipa non ha mai ascoltato nessuna delle due tracce prima di creare Levitating.
La questione è molto delicata e complessa ed è diversa rispetto alle tradizionali cause legate al plagio.
Un caso di plagio riguarda una traccia musicale o di testo del tutto simile a qualcosa di già pubblicato. In questi casi di solito, a decidere sono periti, quasi sempre musicologi di grande fama e importanza, che analizzano gli spartiti, le tracce, le varie fasi di registrazione cercando di trovare delle analogie.
Ci sono stati casi miliardari di enorme richiamo che destarono grande scalpore. Su tutti quelli della canzone Ghostbusters di Ray Parker Junior, un successo di fama mondiale che costò al suo attore decine di milioni di dollari in danni e diritti d’autore. Ne beneficiò Huey Lewis, cantante, frontman e autore dei The News la cui I Want a New Drug era del tutto simile, pubblicata alcuni mesi prima della colonna sonora del popolarissimo film.
Un altro caso clamoroso fu la citazione in giudizio di Michael Jackson da Al Bano che lo accusò di avere copiato Say You’ll be There dalla sua I Cigni di Balaka. Jackson comparve anche in una udienza a Roma nella quale in un clamoroso colpo di scena disse di non avere mai ascoltato il brano del ‘maestro’ – lo chiamò così – ma di essersi in realtà ispirato a un vecchio brano degli Ink Spot (Bless you for geing an Angel) che faceva parte del cartellone della Sony della quale lo stesso Jackson era in gran parte proprietario. Anche se Al Bano ha sempre sostenuto pubblicamente di avere vinto la causa la lunga vicenda legale finì nel nulla.
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