Un vero e proprio sisma provocato dai fan che affollano i concerti di di Taylor Swift, è l’esito di un recente studio americano
Li hanno ribattezzati Swift Quakes e possono essere considerati dei veri e propri eventi tellurici riconducibili alle date dello show della cantautrice americana che con il suo Era’s Tour sta ridisegnando tutti gli standard di qualsiasi evento di musica live.
Ne parla il sismologo Jackie Caplan-Auerbach che ha effettuato con i suoi strumenti elettromagnetici alcuni studi su ‘un’attività sismica atipica’ riconducibile alle due date del 22 e 23 luglio al Lumen Field di Seattle, ennesimo record di presente per uno show che si appresta a chiudere con il botto a Los Angeles.
Caplan-Auerbach ha affermato che balli, salti e cori degli Swifties generano un’attività sismica equivalente a un terremoto di magnitudo 2.3. Un movimento certo non disastroso né tantomeno devastante ma significativo. Uno di quei sismi che le macchine individuano, archiviano e categorizzano come ‘standard’.
Jackie Caplan-Auerbach è un vero e proprio luminare nello studio di sismi e movimenti tellurici. I suoi studi sugli sciami sismici sono di fama mondiale. Il suo lavoro negli ultimi anni si è concentrato anche su quello che è l’impatto dell’uomo nei movimenti geologici: ad esempio con gli scavi, con l’estrazione dei minerali e del petrolio, ma anche con la realizzazione di grandi opere pubbliche: ponti, metropolitane e fondamenta di grandi grattacieli, che prevedono il posizionamento di strutture mastodontiche e molto impegnative a considerevole profondità.
Docente di geologia alla Western Washington University, Caplan-Auerbach ha notato questi bizzarri eventi standard mentre studiava una serie di assestamenti a nord-ovest del Pacifico.
“Ho raccolto i dati di entrambe le serate del concerto e ho subito notato che erano chiaramente lo stesso modello di segnali – ha detto il docente – se li sovrappongo uno sopra l’altro, sono praticamente identici”.
Caplan-Auerbach ha sottolineato che un’attività simile si è verificata nella città portuale con il cosiddetto Beast Quake del 2011, quando i fan di Seattle Seahawk si sono scatenati per l’incredibile touchdown di Marshawn “Beast Mode” Lynch durante la partita NFC Wild Card contro i New Orleans Saints.
Tuttavia a quanto pare gli Swifties hanno battuto i fan della NFL: “La manifestazione degli Swifties è stata considerevolmente maggiore, almeno il doppio più forte del Beast Quake – ha detto il professore spiegando il bizzarro fenomeno – soprattutto per via della durata dell’agitazione. L’entusiasmo dopo un touchdown dura un paio di secondi, ma alla fine si spegne. È molto più casuale di un concerto. Per Taylor Swift, ho raccolto circa 10 ore di dati in cui il ritmo anticipava di pari passo il comportamento delle persone. La musica, il ritmo, la gente che balla… Tutta quell’energia può sicuramente avere un peso sul terreno e scuoterlo”.
Nel frattempo Taylor Swift si gode il suo immenso momento di popolarità che prelude a un tour ancora più lungo che porterà il suo show anche in Italia per due date in programma il 13 e 14 luglio dell’anno prossimo al momento già completamente esaurite in ogni ordine di posti.
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