La morte di Sinead O’Connor ha richiamato cordoglio ma anche dichiarazioni rabbiose tra le quali quelle di Morissey
Morrissey, leggendario cantante dei The Smiths, ormai da molti anni apprezzatissimo solista che non ha mai voluto rimettere insieme la sua vecchia band, ha molte cose in comune con Sinead O’Connor.
Sia lui che la cantante irlandese, scomparsa due giorni fa nella sua casa di Londra a 56 anni, hanno affrontato di petto le conseguenze di posizioni politicamente scomode e un atteggiamento velenoso da parte della stampa inglese.
Come Sinead anche Morissey non ha mai fatto mistero delle sue grandi difficoltà di carattere emotivo e personale che lo hanno portato ad allontanarsi anche in modo drammatico dalla musica, rifugiandosi nei farmaci, nella psicoterapia e sfogando le proprie difficoltà con dichiarazioni a volte davvero rabbiose che hanno sempre suscitato molta polemica.
Morissey è stato uno dei primi a parlare pubblicamente di Sinead O’Connor e come spesso è accaduto in passato, le sue dichiarazioni sono diventate immediatamente un pesantissimo atto di accusa nei confronti di musicisti, showbusiness, stampa e pubblico. Perché non va dimenticato che tra le grandi difficoltà che la cantante di Nothing Compares 2 U ha dovuto affrontare, ci sono stati anche i fischi e gli ululati di un pubblico che non le aveva mai perdonato prese di posizione estremamente scomode.
In un post intitolato ‘You Know I Couldn’t Last’ (lo sapete che non ce la potevo fare…) l’ex frontman degli Smiths ha scritto che “il crudele box della fama ora sgorga di elogi per Sinead. Ma dove cazzo eravate prima? Quando vi chiedeva un abbraccio, un consiglio o semplicemente di starla a sentire? Ora siete tutti amici, fratelli, affranti nel dolore. Siete ipocriti, sciacalli e mi fate vomitare”.
E ancora… “Sinead è stata abbandonata dalla sua etichetta dopo aver venduto sette milioni di album. Era instabile? Sì, era diventata pazza, ma mai banale. E cosa più importante non ha fatto nulla di male”.
Morissey e Sinead si conoscevano da sempre. Quando la cantante irlandese arrivò al grande successo, The Smiths erano famosissimi, ormai in lite e destinati a uno scioglimento repentino: “Sinead aveva una vulnerabilità orgogliosa… e va detto che da sempre c’è un certo odio da parte dell’industria musicale per i cantanti che non ‘si adattano’. Conosco questa cosa anche fin troppo bene. Sono tutti un problema… fino a quando non muoiono. E allora vengono elogiati. Forse perché non possono più ribattere né difendersi”.
Morissey si è scagliato con forza verso un sistema che piange le stesse vittime che contribuisce a creare, in modo estremamente ipocrita: “Oggi arrivano lodi, solo perché è troppo tardi. Nessuno ha avuto il coraggio di sostenerla quando era viva e vi stava cercando. A chi importava abbastanza da salvare Judy Garland, Whitney Houston, Amy Winehouse, Marilyn Monroe, Billie Holiday? Cosa fai quando la morte può essere il tuo miglior risultato? Questa follia musicale valeva la vita di Sinead?”
Le ultime parole sono molto dolci e sentite nei confronti dell’amica scomparsa: “Non sopportava l’idea di essere omologata e inscatolata. Ha avuto il coraggio di parlare quando tutti gli altri sono rimasti tranquillamente in silenzio. È stata molestata semplicemente per essere stata se stessa. Come sempre, i lamestreamers inneggiano all’icona e alla leggenda, con strilla insultanti e stupide quando la scorsa settimana avrebbero pronunciato parole crudeli e sprezzanti”.
La coda del suo messaggio è velenosa e amara… “Domani i fottuti adulatori torneranno ai loro post di merda online e alla loro accogliente cultura del cancro e alla loro superiorità morale e ai loro necrologi di vomito copiato e incollato. A pappagallo… Ma Sinead non ha bisogno della tua sterile bava”.
Come Morissey anche Sinead O’Connor ha sofferto da sempre di disturbo emotivo bipolare. Anche se le era stato diagnosticato molto, molto tardivamente.
In una intervista piuttosto recente Sinead O’Connor aveva parlato proprio del contrasto tra le malattie emotive e le aspettative della gente di fronte a una popstar: “Non so spiegarlo meglio di così. La gente ti guarda e pensa che tu possa correre, e saltare, ed essere velocissima. Il problema è che hai le gambe spezzate, e non stai in piedi. Ma la gente non lo vede. E pretende che tu corra…”
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