Una folla immensa, non meno di 100mila persone per Harry Styles che ha chiuso la sua lunga tournée mondiale proprio nel nostro paese, a Campovolo
Partiamo dalla fine. E dunque dalle immagini che mostrano un Harry Styles sinceramente molto emozionato che abbraccia a uno a uno tutti i suoi musicisti, compagni di viaggio di questo interminabile Love On Tour. Sono tutti estremamente emozionati, con le lacrime agli occhi.
Quindi Harry, dopo un ultimo saluto alla folla che non ne vuole sapere di abbandonare la propria postazione tenuta sotto un caldo torrido per ore e ore, molti quelli che hanno deciso di dormire fuori virgola in coda virgola in attesa dell’apertura dei cancelli, si inginocchia e si porta le mani sul viso.
Una volta fuori dal palco Harry Styles si scioglie in un momento di commozione autentica e piange. Abbraccia il suo manager e gli dice… “questo è stato indiscutibilmente uno dei momenti più belli e più intensi della mia vita, ricordiamocene quando si tratterà di fare il prossimo disco”.
Al pubblico non resta altro che dire grazie altrettanto. Delle emozioni, della passione, dell’intensità di uno dei concerti più attesi dell’anno in uno dei momenti più atipici.
Perché ogni tour che si conclude, di fatto, è un capitolo completamente a parte rispetto a tutti gli altri concerti. La tensione, l’empatia che si avverte in un tour che si appresta ad andare agli archivi, sarà sempre unica nel suo genere. Anche se altre città avranno offerto un pubblico più caldo, e non è certo il caso di Campovolo, anche se alcuni stadi avranno offerto un numero maggiore di spettatori paganti: e anche in questo caso la grandissima arena di Reggio Emilia vanta numeri a dir poco impressionanti.
Sono tanti i momenti di questo concerto di Campovolo di Harry Styles che passeranno alla storia. Disinvolto, a suo agio, l’ex cantante degli One Direction ha dato l’impressione di voler vivere questo suo ultimo concerto indipendentemente dalla scaletta e dalla precisione richiesta in alcuni passaggi. Si è sicuramente divertito: ha dato un’occhiata alle prime file, ha verificato personalmente tutti i banner facendo gli auguri a chi faceva gli anni, una tale Beatrice si è sentita cantare happy birthday da decine di migliaia di persone. Mettendosi in posa quando dalla platea femminile si è alzato l’immancabile coro ‘sei bellissimo’ sulle note della famosa canzone di Loredana Berté.
Belle anche le parole che Harry Styles ha pronunciato indiscreto italiano, con qualche accento appena un pochino impreciso, ringraziando la folla della sua presenza: “Sono molto contento di concludere questa tournée proprio qui virgola in un posto come l’Italia che occupa uno spazio speciale nel mio cuore…”
Da non dimenticare che l’ultima tournée degli One Direction al gran completo, prima che dal gruppo si iniziassero a registrare le prime defezioni a San Siro, fu una delle più riuscite di sempre della band.
Da allora Harry Styles non ha mai fatto mistero di nutrire un rapporto davvero speciale con il nostro paese. Sarebbe stato proprio il cantante ad accettare di buon grado che fosse l’Italia a chiudere la sua tournée mondiale, la più importante di sempre.
Tra i tanti motivi di grande interesse del concerto di Campovolo c’è stato anche un fuori programma assolutamente inedito che in scaletta è rimasto nascosto fino all’ultimo istante. Alla band era semplicemente stato comunicato che, al termine dell’esecuzione dell’ultimo bis sarebbero tutti dovuti uscire dal palco. Non si sapeva né che cosa sarebbe successo né quale canzone sarebbe stata eseguita.
Quando succedono queste cose, di solito, a presentarsi sul palco è un grande ospite. Ma in questi casi la band viene sempre avvertita e i cosiddetti fuori programma non lo sono mai più di tanto. Infatti quando alcuni giorni fa in un recente concerto si sono presentati i Wet Leg, l’esecuzione di Wet Dream ha dominato la scena delle prove del pomeriggio per almeno una ventina di minuti punto e la gente, già accalcata fuori dallo stadio, aveva intuito quello che sarebbe accaduto con la presenza di Hester Chambers e Rhian Teasdale dei Wet Leg.
A Campovolo, invece, Harry Styles ha fatto qualcosa di decisamente diverso. Non ha detto niente a nessuno e il fuori programma è stato un suo brano assolutamente inedito, al momento non ha nemmeno un titolo, che ha interpretato in una lunga versione completamente acustica da solo al pianoforte. La canzone ha chiuso il concerto al secondo bis, prima che dagli altoparlanti risuonassero le note di The End, dei Doors e l’agente cominciasse ad accalcarsi verso le uscite. Inimmaginabili le code ai parcheggi: ci sono volute più di tre ore perché la situazione del traffico intorno a Campovolo tornasse alla normalità.
Per Harry Styles è un momento decisamente straordinario anche dal punto di vista mediatico se si considera l’ultima clamorosa iniziativa del museo di Madame Tussauds che ha commissionato ai propri artisti ben sette statue di cera ognuna delle quali destinata alle principali esposizioni del museo: Londra, New York, Hollywood, Amsterdam, Berlino, Singapore e Sydney.
Il Love On Tour, finalmente, va in archivio con numeri assolutamente straordinari: oltre tre milioni di spettatori per quasi mezzo milione di incasso solo con ingressi e vendite dei biglietti, merchandising escluso.
Chi commette l’errore di giudicare Harry Styles con sufficienza, considerandolo l’ennesimo prodotto pop di una boyband, commette un crimine. A oggi il cantante ha dimostrato di sapere fare molte cose e di saperle fare tutte estremamente bene. Scrive, produce, ah notevolmente migliorato la sua qualità sia sotto l’aspetto della produzione di testi che di canzoni e virgola cosa più importante, si è circondato di musicisti eccellenti che non solo rendono i suoi spettacoli un vero capolavoro ma gli consentono di rubare il mestiere e di imparare qualcosa di nuovo dopo ogni singolo show.
Il Love On Tour di Harry Styles è senza dubbio uno dei concerti più elaborati e raffinati visti su un palco nel corso degli ultimi anni, i suoi numeri incredibili costringono a questo punto ad alzare ulteriormente l’asticella obbligando il cantante a pensare qualcosa di ancora più ambizioso in vista di quelle che saranno le sue prossime pubblicazioni ed esibizioni dal vivo. Piaccia o non piaccia la sua storia artistica personale, a cominciare dagli esordi con gli One Direction, Harry Styles al momento è un uomo da cinque stelle, in grado di trasformare una canzone in un successo e un concerto in happening.
Daydreaming
Golden
Adore You
Keep Driving
Daylight
Stockholm Syndrome (One Direction)
She
Little Freak
Matilda
Falling (with “Two Ghosts” intro)
Satellite
Late Night Talking
Cinema Music for a Sushi Restaurant (with “YMCA” intro)
Treat People With Kindness
Best Song Ever (One Direction)
What Makes You Beautiful (One Direction)
Grapejuice
Watermelon Sugar
Fine Line
BIS
Sign of the Times
Medicine
As It Was
Kiwi
BIS DUE
Brano sconosciuto, piano solo
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