Nuovo episodio controverso nella vita della cantante e attrice Lily Allen che accusa duramente un popolare conduttore televisivo inglese
Lily Allen ha accusato il produttore e conduttore televisivo Dan Wootton, un uomo estremamente popolare in Inghilterra anche grazie alle sue importanti trasmissioni spesso in onda anche sulla rete nazionale della BBC di ‘bullismo e sorveglianza costante’. E anche questa avrà quasi certamente un seguito destinato a destare scalpore in tribunale.
A confermare la notizia è stata proprio la BBC che in un rapporto include anche l’autodifesa del giornalista. Che pur ammettendo un comportamento non sempre deontologicamente professionale, ha categoricamente smentito qualsiasi responsabilità penale per quanto accaduto nella sua relazione con la cantautrice inglese.
Lily Allen ha avuto una vita quantomeno travagliata legata a qualche eccesso di troppo e a molti amori sbagliati. Solo negli ultimi anni la cantante di It’s not fair e di Fuck You sembrava avere di nuovo trovato una certa tranquillità accanto al marito David Harbour, popolarissimo per il suo ruolo da protagonista in Stranger Things che l’ha sposata accogliendo anche i due figli che la donna aveva avuto dal suo primo marito, Sam Cooper.
Sarebbero state proprio alcune tensioni vissute in patria, in particolare di fronte all’ingerenza dei media e dei paparazzi, a convincere definitivamente Lily Allen a lasciare l’Inghilterra per trasferirsi per gran parte dell’anno negli Stati Uniti dove ha iniziato con successo una splendida carriera di attrice teatrale.
Le cose si erano leggermente normalizzate nel corso degli ultimi mesi, tant’è che la Allen era nuovamente tornata in Inghilterra per registrare nuovo materiale e andare in scena con The Pillowman, la piece che la vede protagonista insieme a Steve Pemberton, e che è tutt’ora in replica al Duke of York Theatre di Londra, nel West End.
La notizia delle sue accuse nei confronti di Wootton, giornalista che in passato ha lavorato per The Sun, News Of The World, MailOnline oltre che corrispondente per Showbiz ITV sì è arricchita poche ore fa di nuovi elementi che hanno ottenuto un’enorme riscontro da parte del pubblico.
Di fatto Wootton ha confermato le accuse della Allen respingendo le sue responsabilità ma ammettendo “di aver commesso errori di giudizio in passato” e di “essere diventato vittima di una caccia alle streghe”.
“In questi ultimi giorni sono stato l’obiettivo di una campagna diffamatoria da parte di personaggi malvagi che non guardano in fascia a nessuno. Ho commesso errori di giudizio in passato. Ma le accuse penali mosse contro di me sono semplicemente e del tutto false” dice Wootton.
Che continua: “Non mi interessa altro che affrontare queste affermazioni denigratorie. Potrei effettivamente tenere una conferenza stampa e intrattenere i giornalisti per ore con le mie motivazioni. Ma su consiglio dei miei avvocati non posso commentare ulteriormente e rimando la mia autodifesa al tribunale e al buon senso dei giudici”.
Lily Allen, è un personaggio controverso che tuttavia ha sempre risposto per le rime ai giornalisti della stampa scandalistica. Per i quali la cantante e attrice è sempre stata un bersaglio estremamente appetibile. Oggi torna ho sulla questione anche con alcuni tweet pubblicati proprio nelle ultime ore.
Tra questi la scansione di uno degli articoli scritti da Wootton, che includeva un’immagine del The Sun che la mostrava apparentemente priva di sensi all’ultimo Festival di Glastonbury, insieme al titolo ‘Wasted’… letteralmente devastata, o anche persa… Una parola che spesso si associa alle persone vittime di overdose o svenute dopo una sbronza.
Un titolo che faceva evidentemente riferimento a una potenziale ricaduta della cantante nel mondo degli psicofarmaci, o peggio.
“Anche se sono in grado di assumermi la responsabilità delle mie azioni, posso dire che gran parte dei guai che ho attraversato negli ultimi anni è dovuto all’implacabile bullismo e alla costante sorveglianza e controllo che quest’uomo mi ha dedicato per anni. Ma siccome il karma è un po’ stronzo non potrei essere più felice in questo momento della mia vita. Davvero radiosa….”
I suoi commenti sul ‘controllo e sul bullismo’ sembrano alludere a varie linee di notizie dei tabloid britannici, che spesso erano incentrate sulle sue lotte con la dipendenza. La Allen era stata fotografata e inseguita dopo ogni suo ricovero in rehab, anche quando aveva poche ore libere e riusciva a incontrare i suoi figli.
I problemi di dipendenza di Lily Allen, 37 anni, non sono certo un mistero. É stata lei stessa ad ammettere il suo massiccio uso e abuso di alcol e droghe nel suo libro di memorie My Thoughts Exactly, pubblicato nel 2020.
Ma la cantante ha anche rivelato di essere sobria ormai da quattro anni in un’intervista pubblicata all’inizio di quest’anno dicendo che la sua vita è definitivamente cambiata grazie allo stabile rapporto sentimentale con il marito e al fatto di avere finalmente abbandonato l’Inghilterra. Ma è bastato il suo ritorno in patria per scatenare un nuovo morboso interesse da parte dei media, a volte decisamente eccessivo e invadente.
Nonostante da tempo la cantante abbia limitato le sue apparizioni sui social, l‘ultimo aggiornamento di Lily Allen è di poche ore fa proprio dai suoi account personali: “Vedo che alcuni pensano che stessi incolpando Dan Wooton per le mie dipendenze. Non mi aspetto che le persone capiscano il dolore associato dall’essere molestato in modo tanto pubblico così come lo sono stata io per ben 15 anni. Ma solo perché non puoi capirlo, non significa che non sia successo”.
Lily Allen ha fatto riferimento alla figlia di Bob Geldof, Peaches, morta tragicamente, ma anche ad Amy Winehouse e Caroline Flack… “tutte vittime di bullismo e abusi, da parte della stampa, sottoposti allo stesso tipo di molestie che io e molti altri abbiamo dovuto affrontare per moltissimi anni”.
Lily Allen conclude con tono sarcastico: “Altro che vittima di una campagna diffamatoria da parte di personaggi malvagi. Al karma non manca nemmeno il senso dell’ironia e forse il signor Wootton ora può iniziare a capire come ci si sente nei panni delle sue stesse vittime. Paradossalmente gli auguro ogni bene, spero che esca dal tunnel e che il suo percorso lo conduca finalmente in un luogo di felicità, pace e verità”.
Parole pubblicate sui social non si sa quanto sarcastiche: visto che il prossimo posto dove il giornalista dovrà esprimersi sarà sicuramente il tribunale.
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