Struggente messaggio di Tiziano Ferro al termine della sua trionfale tournee negli stadi, il cantante dovrà essere operato
Un nodulo. La peggiore notizia possibile per chiunque canti o usi la sua voce. Figuriamoci per un personaggio come Tiziano Ferro che da oltre cinque anni aspettava di ripresentarsi davanti al suo pubblico e che pochi giorni prima di iniziare il suo tour si è sentito dire dai medici che era meglio rimandare.
Un nodulo è una diagnosi tremenda. L’uso professionale e a volte eccessivo della voce porta a piccoli traumi, a escrescenze che le vibrazioni delle corde vocali finiscono per generare in modo autonomo. I noduli si insinuano tra le tre corde vocali e finiscono per farle vibrare in modo non corretto, a volte dannoso. Si rischia di restare completamente afoni nel giro di pochissimi giorni. Il nodulo può degenerare e diventare qualcosa di estremamente complicato e grave.
Ne soffrono cantanti pop e lirici, ma anche chi usa la sua voce in modo costante e continuo: insegnanti, relatori, rappresentanti. Le persone che parlano molto per tante ore al giorno: e chi deve usare la sua voce in modo estremamente esteso.
I cantanti vanno al di sopra di tutto pur di esibirsi lo stesso. A volte mettendo a repentaglio la salute e la loro stessa carriera: si aiutano con terapie naturali o farmacologiche, alcuni non pronunciavano nemmeno una parola per una giornata intera prima di un concerto (Luciano Pavarotti) e parlano sempre a bassissima voce proprio per non penalizzare le loro corde vocali. Altri sono stati costretti a farsi operare nel bel mezzo di una carriera dorata, con l’ansia di non sapere se le proprie condizioni sarebbero tornate quelle di sempre.
Famoso il caso di Pippo Baudo, finito completamente senza voce dopo un festival di Sanremo e costretto ad andare sotto i ferri d’urgenza.
Nessuno sapeva della gravità delle condizioni di Tiziano Ferro che confessa direttamente ai suoi fan il suo serio problema di salute solo a tournee conclusa…
…Eppure sarebbe stato un lancio promozionale pazzesco per una tournee che per la verità non aveva bisogno di alcuna promozione visto che ha venduto in modo incredibile andando oltre il mezzo milione di spettatori in pochi giorni. Ma l’interprete di Rosso Relativo avrebbe potuto giocarci, ottenere buona stampa e la comprensione del pubblico, magari giocando al risparmio.
Niente di tutto questo. Postando un messaggio sui propri social e un video delizioso nel quale lo si vede con i suoi gemellini, il suo compagno e i colleghi che lo hanno accompagnato in tour, Tiziano Ferro ha deciso di rivelare le sue condizioni solo dopo che la massiccia e faticosissima serie di concerti si è concluso. Nessuno si è accorto di niente. E chi sapeva è stato obbligato al silenzio. Il nodulo è rimasto dov’era sulla prima delle sue tre corde vocali e ai medici che gli avevano detto di non cantare e di farsi operare immediatamente il cantante ha detto… “non posso”.
Il tour si chiude con un bilancio ancora più straordinario di quello che si potesse immaginare anche alla luce di questa notizia. Inevitabilmente ora Tiziano Ferro andrà subito sotto i ferri per la rimozione del nodulo e le cure del caso. Un intervento chirurgico serio considerando la delicatezza ma assolutamente di routine per i grandi professionisti cui il cantante ha deciso di affidare il suo stato di salute e quello della sua preziosissima voce.
Ci sarà poi un periodo di riposo e di recupero, di silenzio necessario e forzato prima di tornare a cantare, ai dischi, alle canzoni e alle esibizioni.
Durante il tour il cantante non si è mai risparmiato. Impressionante la resa delle sue canzoni in una scaletta estremamente intensa di oltre due ore. In tutto i concerti lo hanno portato in 14 stadi in poco più di un mese davanti a quasi 600mila persone entusiaste. I suoi profili social dopo l’annuncio sono stati invasi di messaggi di affetto e simpatia, assolutamente meritata e condivisibile per un artista che ha sempre messo la generosità da dedicare al suo pubblico davanti a tutto.
Da sottolineare il fatto che la voce di Tiziano Ferro nonostante lo stress di una diagnosi così problematica e la tentazione di evitare rischi non ha mai avuto una pausa, una incertezza. Straordinario il livello del suo show in particolare in alcuni appuntamenti, su tutti quello di San Siro per quella che si può assolutamente mandare agli archivi come la sua migliore tournee di sempre.
I fan ora aspettano buone notizie in attesa dell’esito dell’intervento chirurgico e della rieducazione che sarà verosimilmente lenta e molto cauta perché se è vero che i noduli sono estremamente frequenti tra i cantanti, è altrettanto vero che il rischio di ricadute è sempre concreto e da scongiurare.
Ora posso dirvi la verità. Poco prima di iniziare il tour mi è stato diagnosticato un nodulo a una corda vocale. Che, per intenderci, è come per un calciatore dover affrontare il campionato con un tendine lesionato. Dovrò subire un intervento, ci sarà tanto da recuperare, ma non importa. L’unica cosa che ho bisogno di dire, e che ci tengo voi sappiate, è che io su quel palco ci sarei morto piuttosto che mollare e non dare il massimo in ogni singola città. E lo ammetto, spesso ho avuto il terrore che la mia voce crollasse di colpo durante un concerto.
I dottori dicevano che sarebbe potuto accadere, mi invitavano a star fermo e operarmi subito loro però non sapevano una cosa che io invece avevo già ben chiara in testa. Ovvero che ogni sera, su quel palco, avrei ricevuto la cura più potente al mondo. Perché c’eravate voi. Quindi grazie. Vi voglio bene.
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