La faida tra Salmo e un suo vecchio rivale si è riaccesa e anche questa volta sono volate parole pesanti e preoccupanti.
Due giorni fa Luché ha pubblicato una diss-track contro Salmo su Youtube, dopo che quest’ultimo lo aveva provocato sul Red Bull 64 Bars. La faida tra i due artisti va avanti da anni e si è riaperta a causa di una strofa in cui Salmo fa riferimento a un fantomatico “telefono inglese“. Per capire questo riferimento bisogna tornare indietro a qualche anno fa, quando i due hanno cominciato questa lunga battaglia a distanza.
Nel 2019, Salmo festeggiava il successo del suo album “Machete Mixtape 4”, scrivendo sui social che l’album era ancora il più venduto in Italia dopo cinque settimane dal suo rilascio. Anche “Playlist”, il suo precedente album, era ancora alto in classifica. Il rapper si vantava del fatto che i suoi album fossero i migliori tra quelli usciti tra il 2018 e il 2019.
Luchè rispose a questa auto celebrazione dicendo che quei due album non erano affatto i migliori di quegli anni e che “Marylean”, canzone di Salmo, era una copia della sua “Je ce credevo”.
A quel punto Salmo aveva risposto definendo Luchè un “rapper invidioso” e sostenendo che dal vivo Luchè è pessimo. Luchè, cercando di chiudere la questione, affermò di avere su un “telefono inglese” un messaggio in cui Salmo si complimentava per il suo album “Malammore” dicendo che era “il disco più fresco degli ultimi 10 anni“. Con questi messaggi avrebbe definitivamente smontato gli insulti dell’avversario.
Ora Salmo ha tirato di nuovo fuori questa storia e la risposta di Luchè non si è fatta attendere.
Accuse e prese in giro, Salmo e Luchè incendiano l’estate del rap italiano
Luchè ha pubblicato un’intera canzone per rispondere alla polemica e l’ha chiamata “Estate di merda 2“, un chiaro riferimento alla traccia di Salmo del 2017. La traccia contiene una serie di versi che sono veri e propri diss contro il rapper. Luchè dice “Che hit hardcore “Il cielo in una stanza”, quando l’ho sentita frà ho rivalutato Plaza“, alludendo al fatto che Salmo si è a volte definito il “king del hardcore rap” quando in realtà ha proposto molte tracce smaccatamente pop.
E ancora “diecimila biglietti regalati per San Siro“, in cui fa riferimento al fatto che il sold out di Salmo nello stadio milanese è avvenuto con ben 10 mila biglietti regalati agli addetti ai lavori e a personaggi pubblici.
A queste prime due tracce di accusa ne sono seguite altre, da entrambe le parti. Salmo ha concluso la questione pubblicando “Stupido gioco del rap 2”, Luchè non ha più risposto. A continuare questa guerra, però, ci hanno pensato i fan.
Poche ore dopo la pubblicazione della traccia, Salmo ha dichiarato in una storia Instagram che non andrà ad esibirsi a Scampia per il live di RedBull previsto ad ottobre. Alcuni fan di Luchè, infatti, lo hanno minacciato di morte. A prescindere dalle opinioni personali sugli artisti e sulla faida, il fatto che queste discussioni debbano concludersi in questo modo è semplicemente allarmante.