Clamorosa iniziativa del cantante dei Placebo Brian Molko, infuriato per il massiccio uso di telefonini durante lo show tra il pubblico
Prosegue la guerra senza quartiere di numerosi artisti contro l’uso sempre più massiccio, a volte davvero eccessivo, dei telefonini tra il pubblico. Non solo qualche foto, ma video di molti minuti. Alcuni riprendono addirittura tutto lo show ‘impallando’ la vista di chi gli sta alle spalle. Un comportamento molto maleducato nei confronti di chi si trova soprattutto nel parterre a fronte di biglietti carissimi.
Tra i musicisti più duri in questa polemica c’è sicuramente Brian Molko, il geniale e controverso leader e fondatore dei Placebo, non nuovo a polemiche che spesso lo hanno reso estremamente critico sull’uso di social media e tecnologie. Molko alcuni anni fa scrisse Too Many Friends dedicandola proprio agli iscritti dei social network: nel testo della canzone raccontava di avere buttato via il suo computer dopo che un sondaggio gli aveva detto di essere gay: “L’ho gettato vicino agli Champs Elysees mentre stavo andando a casa, troppi amici che non incontrerò e per i quali non ci sarò mai”.
Durante l’ultimo tour, meraviglioso, che li riportò in Italia lo scorso anno al Forum di Assago (Milano) la band diffuse un invito molto chiaro a suoi fan: “Non riprendete il concerto con i cellulari, è una pratica fastidiosa per noi e per tutti gli altri spettatori e, cosa più importante, avrete un video ma avrete perso quel momento per sempre togliendolo anche a tutti gli altri che vi stanno vicino”.
Se qualcuno non accoglieva l’invito ed esagerava con le clip, arrivavano gli uomini della sicurezza che con modi un po’ più forzati e non sempre educatissimi invitavano i fan inadempienti a mettere via il cellulare. Ci furono anche parecchie discussioni, forse persino più fastidiose della gente con il naso nel monitor posizionato molto al di sopra della loro testa.
Ma la campagna anti-cellulare di Brian Molko e dei Placebo è comunque continuata. A Dublino, dove la band si è esibita alla 3Arena con il sequel del loro Never Let Me Go Tour, la band ha aperto con le prime tre canzoni. Poi Molko si è portato al microfono… “questa cosa ci fa davvero incazzare – ha detto senza giri di parole chiudendo Hugz – vi chiediamo una volta per tutte di smetterla”. Alcuni spettatori hanno protestato, c’è stato anche qualche fischio. Al che Molko alla canzone successiva, Happy Birthday in the Sky, ha interrotto il brano per un altro monito: “Voglio essere estremamente chiaro. Se la cosa continua lo spettacolo finirà, perché comportandovi così non mostrate alcun rispetto per gli altri spettori che sono qui e nemmeno per la band”.
Lo show è continuato regolarmente ma con gli uomini della sicurezza che di tanto in tanto attraversavano spalti e platea per chiedere alle persone che riprendevano lo show di posare il loro telefonino. I Placebo saranno in concerto per cinque date in Italia al Parco di Caccia di Stupinigi (11 luglio), a Lucca (13 luglio), all’Autodromo di Imola (14 luglio), Matera (16 luglio) e Piazzola sul Brenta (18 luglio). Dovrebbero essere queste le ultime date italiane del tour dei Placebo.
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