Secondo show dei Coldplay allo stadio di San Siro a Milano e altra sorpresa per il pubblico con la presenza sul palco di Zucchero
C’è chi dice che i Coldplay si sono ammalati di gigantismo e di marketing, che il loro show è ormai Las Vegas… tutto lustrini, coriandoli, pallettes, braccialetti luminosi ed effetti speciali. E indubbiamente è vero. Molti fan della prima ora avevano storto il naso già molti anni fa quando la band decise di introdurre ampiamente basi registrate. Al punto da cantare brani con ospiti presenti solo virtualmente, come Rihanna, illuminata esclusivamente dal maxischermo.
In realtà la band in più di un’occasione ha dimostrato di amare il ritorno all’acustico e all’improvvisazione, staccando le cuffie del click computerizzato dalle orecchie e mettendo in difficoltà la loro regia video. I loro biglietti sono carissimi, e anche se la band molto raramente si spreme più del necessario – difficilmente i loro concerti vanno oltre i 100’ di spettacolo – la gente paga profumatamente per vedere un allestimento straordinario, sicuramente uno dei più imponenti dal punto di vista tecnologicamente che si siano mai visti in Italia.
Ma Chris Martin anche al pubblico di San Siro ricorda che la band era altro… “È bello essere più intimi quando si può” dice il cantante introducendo un ospite non annunciato. La band di solito lo fa quando si sposta sul palco più esterno, una volta ne avevano uno solo. Ora a seconda della location possono essere anche cinque: a San Siro sono tre. E quello più lontano, vicino al pubblico della tribuna, ospita pochi strumenti e un set semiacustico che accoglie anche Zucchero.
È uno dei momenti più applauditi del secondo spettacolo di San Siro dei Coldplay che in ogni show italiano concede una pillola nella nostra lingua. A Napoli l’omaggio di Napul’é a Pino Daniele. A Milano una cover bizzarra di O Mia Bela Madunina, che costringe Martin a scriversi la pronuncia in dialetto con uno stranissimo slang verbale in inglese dove il testo, nelle sue note si trasforma in Madoooonina, ke te brrrile de looontan (“perché se non scrivo la erre così calcata non riesco a ricordarmi di pronunciarla come si deve” confida a un amico italiano che lo aiuta dietro le quinte). Poi l’arrivo di Zucchero che sale sul palchetto per cantare Diamante ed Hey Man.
È l’ultima parte dello spettacolo. In tribuna inquadrata dai telefonini c’è anche l’ex moglie Gwyneth Paltrow, ora signora Falchuk, insieme ai due figli Apple e Moses. Anche lei si emoziona sulle note di Fix You, scritta per lei da Chris Martin dopo una violenta lite tra due personalità sicuramente molto diverse. Nonostante questo sono rimasti insieme per tredici anni di matrimonio. Il segmento ‘intimo’ che accoglie Zucchero si apre con Shiver e Don’t Panic. Molti anni fa, ancora ai tempi del loro primo tour negli stadi, la band riusciva in qualche modo ad attraversare l’arena per occupare i palchetti satelliti fendendo la folla. Cosa impossibile al momento anche per motivi di sicurezza. Spesso allestivano gli instant stage a sorpresa e la gente non sapeva da dove sarebbero spuntati.
Chris Martin concede un grandissimo onore a Zucchero: prima canta con lui, poi gli lascia il palco per Hey Man mentre la band riguadagna il palco principale per l’ultima parte dello spettacolo.
Le numerose trovate di spettacolo di Chris Martin, per altro già viste più volte, conquistano soprattutto il nuovo pubblico, quello che non ha mai visto niente del genere. Una spettatrice accolta sul palco per una serenata su Politik, lui seduto a gambe conserte per guardare lo spettacolo della folla su Paradise, prima di chiedere alla gente di staccarsi dai maledetti cellulari… davvero troppi, insopportabili nel parterre.
Mercoledì e giovedì ultime due repliche a Milano prima del trasferimento dello show a Roma.
Music of the Spheres
Higher Power
Adventure of a Lifetime
Paradise
The Scientist
B-Stage
Viva la Vida
Something Just Like This
Politik
In My Place
Yellow
Human Heart
People of the Pride
Clocks
Infinity Sign
Hymn for the Weekend
Aeterna
My Universe – Cover di Coldplay x BTS
A Sky Full of Stars
Sunrise
Shiver
Don’t Panic
Diamante
O mia bela Madunina
Hey Man
Humankind
Fix You
Biutyful
A Wave (outro)
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