La morte del nipote di Bob Marley, avvenuta in modo estremamente prematuro, sulla base degli accertamenti medico legali
Sarebbero assolutamente naturali le cause della morte di Jo Mersa Marley, 31 anni, fotografo e musicista, nipote del leggendario Bob Marley. Un malessere aggravato da una forma di asma estremamente aggressiva che ha compromesso la sua salute in modo improvviso e drammatico.
Stando agli accertamenti del medico legale, eseguiti immediatamente dopo il decesso, Jo Mersa Marley sarebbe deceduto in seguito a un gravissimo attacco di asma. Un male del quale il nipote del guru del reggae soffriva da sempre e che lo costringeva a numerose terapie per la respirazione. Ma il giorno del decesso le cose sono precipitate in pochi minuti.
Il musicista era a Dade, sobborgo residenziale di Miami, poco lontano da casa e a bordo della sua auto. La polizia lo ha rinvenuto privo di sensi all’interno della sua auto in un parcheggio fuori da un centro commerciale. Marley non respirava già da alcuni minuti e l’intervento dei medici del pronto intervento con una unità di rianimazione è stato purtroppo inutile. Il decesso è stato accertato quando i medici erano ancora al lavoro nell’inutile tentativo di rianimarlo.
L’ufficio del medico legale ha scritto nel suo rapporto che Jo Mersa Marley aveva problemi pregressi di asma, bronchite e polmonite e da qualche tempo aveva deciso di ridurre l’assunzione di farmaci per l’asma. Lo scorso anno a febbraio era finito in ospedale a causa di un ascesso toracico. Le conseguenze da un punto di vista respiratorio erano state piuttosto serie.
“L’attacco d’asma che lo ha ucciso è stato violentissimo – dice il medico legale nel suo rapporto che è stato pubblicato quasi integralmente dal magazine americano Rolling Stone – aggravato da un forte raffreddore mal curato che era degenerato prima in bronchite e poi in polmonite”.
Jo Mersa Marley stava male già da un paio di giorni: “Fumava moltissimo – dicono alcune testimonianze – e questo di sicuro non ha aiutato l’asma di cui soffriva fin da quando era nato”.
Il rapporto del medico legale ha trovato anche tracce di alcune sostanze nel sangue e nei polmoni di Marley, ma nulla che possa in qualche modo ricondursi alle cause della sua morte.
Un rapporto tossicologico ha trovato tracce di THC, la sostanza chimica attiva della marijuana, così come di naloxone, un’antagonista della droga, e una modesta percentuale di etanolo al momento della sua morte. Sul corpo nessun segno di lesione. I polmoni erano invece in pessime condizioni: segni di congestione, iper-espansione.
“A ucciderlo è stato un attacco estremamente violento di asma causato da una malattia virale, un fatto abbastanza comune che può essere ricondotta anche a un evento non allergico – dice il rapporto – inoltre, il fumo cronico di tabacco o marijuana è pericoloso in una persona con asma”.
Nato in Giamaica nel 1991, Marley si è trasferito a Miami all’età di 11 anni. Ha frequentato la Palmetto High School prima di iscriversi al Miami Dade College, dove ha studiato ingegneria. Ma inevitabilmente la sua grande passione era la musica. Aveva suonato con il padre, Stephen figlio di Bob, anche lui vincitore di un Grammy Award, fin da quando era bambino.
Aveva pubblicato un singolo di discreto successo pubblicando il primo album nel 2014, Comfortable, e il secondo Eternal, due anni fa.
Jo Mersa non ha ovviamente mai conosciuto suo nonno, morto nel 1981 all’età di soli 36 anni: “Siamo cresciuti tutti nel suo mito, nella sua leggenda, non solo come membro della famiglia e padre, ma anche dell’impatto che la sua musica ha avuto sulla comunità e sulla cultura reggae portando avanti il messaggio di Rastafari e l’amore assoluto al di là di ogni individualità” aveva dichiarato nella sua ultima intervista.
Tutta la famiglia Marley si è riunita il 12 marzo, giorno del 32esimo compleanno di Jo Mersa per un lungo tributo musicale dedicato a lui e organizzato da suo padre alla presenza di quasi tutti i fratelli, nipoti e cugini. C’erano anche gli altri figli di Bob, gli zii di Jo Mersa: tra questi anche Damian, Julian, Ky’Mani e Rohan Marley. La celebrazione si è tenuta a Nine Mile, piccolo villaggio jamaicano non lontano da St. Ann, da dove trae origine tutta la famiglia, dove oggi sono sepolti Bob, sua madre Cedelia e anche Jo Mersa.
Jo Mersa Marley ha lasciato una moglie e una figlia piccola.
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