Annunciata la serie tv sulla storia degli 883, un nome iconico entrato a pieno diritto nella storia della musica pop-rock italiana, ma qual è la sua origine?
Il nome 883 da decenni in Italia viene subito associato alla formazione composta da Max Pezzali e Mauro Repetto. Con il loro album d’esordio: Hanno ucciso l’uomo ragno (700.000 copie vendute) e il secondo Nord sud ovest est (1.400.000 copie vendute) il gruppo si guadagna meritatamente un posto nella storia della musica italiana, distinguendosi con testi leggeri e giovanili che raccontano delle gioie e dei dolori tipici di un certo periodo della vita. La storia del gruppo inizia a Pavia verso la fine degli anni ottanta, dopo esser stato bocciato al terzo anno Pezzali si ritrova in classe con Repetto e i due cominciano a scrivere canzoni, esordendo nel 1988 in 1,2,3, Jovanotti trasmissione di Italia 1 condotta dall’allora emergente Jovanotti. I due scelsero il nome “I Pop” (gioco di parole con “Hip-Hop”) scrivevano testi in inglese accostandosi a sonorità più rap, ma il progetto non ebbe seguito.
Il cambio di nome… e di stile
Pezzali e Repetto continuavano a scrivere testi, ma in italiano, e cominciarono a maturare l’idea di cambiare nome al gruppo, grazie anche all’intervento di Claudio Cecchetto. Essendo molto appassionati di motociclismo presero in considerazione dei potenziali nomi che potessero più accostarsi alle loro personalità e ai loro gusti. Fu cosi che si arrivò al nome che ha fatto storia ed è rimasto scolpito nella memoria di tutti noi: 883, che si riferisce alla cilindrata della motocicletta Harley-Davidson Sportster, del 1957, modello storico e amatissimo dai due. Infatti si può sentire nei testi e nella musica, l’influenza e i riferimenti della cultura pop americana, moto, roadtrip, cowboy e rock’n’roll sono temi che spesso ricorrono soprattutto nei testi dei primi album.
Gli anni ’90 sono gli anni degli 883, il successo è strepitoso, le loro canzoni sono una hit dietro l’altra e gli album sempre in vetta alle classifiche, riempiono stadi e palazzetti in tutta Italia. Del resto la loro musica e i loro testi parlano di un’intera generazione, con un linguaggio che può sembrare semplice ma che arriva diretto dentro ognuno di noi e sa parlarci, con temi che passano dalla delusione d’amore a problemi sociali importanti come l’abuso di droga. Nonostante il successo nel 2003 il gruppo si scioglie, Pezzali inizia la carriera da solista, lasciando un po’ di amarezza nei cuori dei fan, ma anche un’eredità musicale che non verrà mai dimenticata.