Nei giorni scorsi è scomparso Ivaldo Tarcucci, padre di Fabri Fibra e Nesli, ma i due rapper non si parlano da anni: ecco perché.
I due famosissimi rapper hanno interrotto qualsiasi rapporto oltre 10 anni fa. Con la morte del padre di entrambi è tornata a galla l’annosa questione che li divise.
Due dei più famosi rapper di casa nostra, talento e spregiudicatezza, che hanno regalato alla musica nostra brani indimenticabili. Stiamo parlando di Fabri Fibra e Nesli, rispettivamente all’anagrafe Fabrizio e Francesco Tarducci. I due, come sappiamo, sono fratelli, eppure tra loro non corre buon sangue, ma come mai? A rivelarlo, ognuno con la propria versione, sono stati entrambi in diverse interviste.
Le accuse di Nesli
Come accennato, la vicenda è tornata a galla a causa della dipartita del papà dei due rapper, Ivaldo Tarcucci, che aveva 92 anni, storico commerciante di Senigallia. Eppure Fabri Fibra e Nesli raggiungo il successo nel mondo rap insieme, quando fondano il duo Teste Mobili, poi divenuto Piante Grasse. Nel 2004, però, Fibra viene notato da Paola Zukar e realizzerà il primo album da solista.
Come ha raccontato Nesli nel corso di un’intervista di qualche anno fa a Vanity Fair: “Ci chiama l’Universal, siamo in due. E qualcosa inizia a non andare. Per loro ero un accessorio, l’eterno secondo”. E ancora: “Eppure, se non fosse stato per me, Fabri Fibra starebbe ancora a montare i tappi alle penne in Inghilterra […]. Mi rinnega, mi ripaga a indifferenza, come fossi il suo peggior nemico. Già con Applausi per Fibra non eravamo più né soci né amici né fratelli. Estranei, che non si devono incontrare. È un ingrato, saremmo potuti essere una bellissima storia italiana”.
La versione di Fabri Fibra
Nel corso di un’intervista rilasciata nel 2017 a Il Corriere della Sera, Fabri Fibra ha parlato di un passato molto complicato: “Mia madre mi riempiva di botte e violenze fino a quando non usciva il sangue e cattiverie per farmi male”. E poi sul rapporto con Nesli: “Mi ha sempre attaccato e io non ho mai risposto. Non potevo più affrontare il problema”.