Attrice, musicista, personaggio estremamente influente della cultura punk americana, Teresa Taylor si è spenta dopo una lunga malattia
Aveva accettato il suo destino non senza un sarcastico spirito di rassegnazione: “Me lo dovevo aspettare, ho fumato come un camino per anni e so che mi resta poco tempo. Ma nonostante questo il mio morale è alto. Come sempre”.
Teresa Taylor, musicista e non solo
Lo scriveva su Facebool nel 2021 Teresa Taylor, batterista dei Butthole Surfers, musicista, cantante ottima batterista, compositrice, attrice e ballerina, scomparsa ieri a 60 anni dopo una grave malattia polmonare. Teresa Taylor era quello che si definisce un personaggio poliedrico. Aveva cominciato a esibirsi con band alternative negli anni ’70 esprimendosi soprattutto come ballerina. Poi, quando il punk cominciò a diramare i suoi effetti anche negli Stati Uniti, si dedicò principalmente alla musica e alla composizione.
Un vero talento alternativo il suo, considerando che non aveva mai studiato musica, non sapeva leggere il pentagramma e aveva imparato a suonare da autodidatta.
Guardando uno dei suoi compagni di scuola, Jack ‘King’ Coffey che suonava la batteria, iniziò anche lei a suonare le percussioni per poi diventare una discreta batterista e costituire – proprio con Coffey – i Butthole Surfers, un bizzarro collettivo hardcore punk che, caso più unico che raro, aveva addirittura due batterie.
Un progetto davvero singolare che ha avuto un lungo successo e che dura tutt’ora anche se Teresa Taylor, soprattutto per problemi di salute, aveva deciso di abbandonarlo dopo circa sette anni e quattro ottimi dischi, per dedicarsi a un’attività artistica più variegata e meno frenetica.
Nonostante un aneurisma
Colpa di un grave aneurisma cerebrale che la colpì nel 1989 e dal quale si salvò per miracolo dopo un’emorragia alla testa e un delicatissimo intervento chirurgico.
All’epoca Teresa disse… “Mi dispiacque molto lasciare la band, perché stare sul palco con loro era una delle cose che mi faceva sentire meglio, ero sempre a mio agio e qualsiasi cosa facessi non mi sentivo mai fuori posto. Ma a volte il destino ti mette di fronte a scelte che devi semplicemente accettare…”.
Quell’aneurisma le lasciò non pochi strascichi e problemi di salute: violentissime cefalee, disturbi alla vista e all’udito e di tanto in tanto anche qualche attacco convulsivo. Una condizione complessiva che male di conciliava con la vita on the road. Anche se Teresa continuò a partecipare all’attività della band, salendo sul palco con i suoi ex compagni di tanto in tanto e partecipando ad alcune sezioni di registrazione.
Ossessionata da Madonna
Sotto il nick di Teresa Nervosa continuò un’attività artistica estremamente intensa lavorando come docente in una scuola texana per artisti non vedenti, scrivendo – era una grande appassionata di racconti brevi – prestandosi di tanto in tanto come attrice per alcuni cameo che non passarono inosservato. In Slacker di Richard Linklater interpretava lo stralunato ruolo di una donna che cercava in tutti i modi di vendere il pap test di Madonna per strada comparendo anche sul poster promozionale del film.
Madonna era ino dei suoi miti… “Diceva di essere ossessionata da Madonna – spiega il regista – a volte aveva dichiarato cose assolutamente folli su di lei, e ho pensato che fosse perfetta per un ruolo almeno altrettanto folle”. Dopo quel ruolo Teresa e Madonna si conobbero personalmente diventando buone amiche.
La sua attività artistica di scrittura, recitazione e composizione si alternava a un’intensa attività sociale. Fu attivissima nel campo dei diritti LGBTQ considerando la sua decisione di fare outing già negli anni ’90. Da molti anni viveva a San Antonio, Texas, da cui non si era mai allontana insieme alla sua compagna Cheryl Curtice con cui viveva da oltre trent’anni.
Di lei restano numerosi album in diverse fasi con i Butthole Surfers tra i quali i primi, Psychic… Powerless… Another Man’s Sac, Creme Corn from the Socket of Davis, Hairway to Steven e Locust Abortion Technician sono da considerare autentici manifesti di una musica alternativa genial e inconsueta, di certo non per tutti.
La morte di Teresa Taylor arriva a poche ore di distanza dalla notizia della morte di un altro illustre musicista texano, il rapper Big Pokey, scomparso a soli 45 anni.