Oggi, 18 giugno, sarebbe stato il compleanno di Raffaella Carrà, si prepara un musical celebrativo dedicato interamente all’icona della TV italiana
Da donna di spettacolo di grande intelligenza e lungimiranza, Raffaella Carrà è stata una delle prime artiste italiane, anzi… la prima, a intuire che la lingua spagnola e l’America Latina potevano darle una immensa popolarità.
Dunque, con larghissimo anticipo rispetto Laura Pausini, Eros Ramazzotti e il suo amico Tiziano Ferro – che la ricorda ogni sera durante il suo tour in modo estremamente affettuoso – Raffaella imparò perfettamente lo spagnolo, diventando protagonista di show, recital e spettacoli che le regalarono una popolarità davvero immensa.
Raffaella Carrà è stata una icona straordinaria per l’Italia. Ma anche un autentico mito anche per una folla immensa in Argentina e in tutto il Sudamerica. Non deve dunque sorprendere che sarà proprio la Spagna a dedicare alla superstar televisiva italiana un omaggio che arriverà anche in Italia. Ma solo tra due anni.
Si intitola Bailo Bailo e sarà un grande musical che debutterà allo storico teatro Capitol sulla Gran Via il prossimo 2 novembre. L’Italia in questo caso arriva in netto ritardo. Purtroppo…
“Raffella Carrà non era solo una grande donna di spettacolo. Era un’innovatrice, una donna libera, estremamente coraggiosa. Ha fatto parte per anni delle nostre vite. Ce l’abbiamo un po’ tutti nel Dna, per quello che ha fatto, per la sua musica, per la sua storia”.
Sono le parole di Valeria Arzenton, produttrice dello spettacolo che presentiamo proprio proprio nel giorno di quello che doveva essere l’80esimo compleanno di Raffaella Carrà.
Il musical è liberamente ispirato al film Explota Explota di Nacho Alvarez, Bailo Bailo avrà la regia di Francesco Bellone, le coreografie di Gillian Bruce con la consulenza artistica di Sergio Japino, una vita intera accanto a Raffaella Carrà, sia artisticamente che sentimentalmente.
“Saranno 95 minuti di cui 80 cantati dal vivo, con tutte le hit di Raffaella – racconta Valeria Arzenton – questo progetto non è nato dopo la morte di Raffaella. Ma molto prima. Era il 2021, in piena pandemia. Per noi che viviamo di spettacoli, teatri, concerti, quei due anni di chiusura sono stati un disastro. Cercavo idee quando ho visto il film di Alvarez su Amazon Prime. Sono rimasta incollata fino alla fine e ne sono uscita felice. Quelle hit erano tutti i pezzi della nostra vita. Non mi ero mai resa conto quante ne avesse interpretate. Proprio quell’energia positiva, quella felicità che ne scaturisce, era l’antidoto per uscire dalla pandemia”.
“Bailo Bailo non sarà una biografia né un’operazione nostalgia quanto piuttosto un family show che guarda al futuro”. Dopo un breve passaggio all’ultimo Sanremo, lo spettacolo, come il film, attraverso le canzoni della Carrà racconta la storia di Maria, giovane ballerina sensuale che anela alla libertà all’inizio degli anni Settanta, epoca segnata in Spagna da rigidità e censura sotto la dittatura di Franco. Il resto è direttamente connesso alla storia e alla vita di Raffaella Carrà. Cinema, le prime produzioni televisive, il grande successo e il ruolo da protagonista assoluta nella TV degli anni ’80 e ‘90. Il tutto accompagnato ovviamente da canzoni che sono entrate nella colonna sonora di numerosi paesi, Italia in testa.
“Non ho mai conosciuto Raffaella – prosegue Valeria Arzenton – l’avevo invitata anni fa al premio Donne eccellenti ma non riuscì a venire, mi rispose personalmente via mail. Perché lei era così, una grande star, una professionista che parlava tre lingue, sempre corretta e gentile. Un’ispirazione. L’ho cercata anche quando ho firmato il contratto per il musical. Nel film c’è un suo cammeo e mi sarebbe piaciuta coinvolgerla anche nella produzione teatrale. Il suo segretario mi disse che Raffaella era in vacanza ma che ne avremmo riparlato a settembre. Purtroppo Raffa non era in vacanza e tre giorni dopo è arrivata la notizia della sua morte che ci ha notevolmente rattristato”.
Alla presentazione dell’evento c’era anche Sergio Japino: “Devo ringraziare Valeria Arzenton per la realizzazione di questo progetto. Credo sia è stata l’unica, dopo la scomparsa di Raffaella, ad aver mantenuto ciò che ha promesso per renderle omaggio. Quando mi ha detto del debutto mondiale a Madrid ho pensato che questo musical sarebbe stata la più grande Fiesta che si potesse immaginare per i suoi 80 anni”.
Si annuncia una produzione colossale, così come nello stile dei grandi show biografici che da alcuni anni stanno tenendo banco sia a Londra, basti pensare a quello straordinario dedicato a Tina Turner all’Aldwych Theater, che a Broadway.
Bocciata l’idea di una prima italiana alla Scala: “Mi sarebbe piaciuto molto – conclude Valeria Arzenton – ma mi hanno risposto di no perché è un musical e quindi si tratta di cultura popolare. Lo trovo discutibile. Per me non esiste cultura di Serie A o di Serie B. tanto più che stiamo parlando di un’eccellenza di cui dobbiamo solo essere grati e orgogliosi. Così come per Paolo Conte, un’eccezione per lei si poteva fare”.
I biglietti di Bailo Bailo sono già in vendita da oggi sul sito ufficiale del musical.
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