Il cantante dei Rammstein Till Lindemann accusato ufficialmente di violenza sessuale, si allarga l’inchiesta dopo il caso di Vilnius
È diventata una vera e propria indagine ufficiale da parte della procura di Berlino il caso di Till Lindemann, il cantante dei Rammstein messo sotto accusa per una vicenda di molestie sessuali dopo un episodio avvenuto al concerto di Vilnius, in Lituania.
Rammstein, il caso Lindemann
La band sta proseguendo il suo tour europeo che a breve, il 1 luglio, toccherà anche l’Italia per un’unica data allo Stadio Euganeo di Padova. Ma le voci circa qualche festa troppo spinta e disinibita sia nel pre-show che nell’after party rischia di compromettere in modo molto serio l’immagine di Lindemann e della band.
La prima accusa, che sia il cantante che il gruppo hanno sempre fermamente smentito, riguardava una donna che on line aveva accusato di essere stata molestata sessualmente da Lindemann, che avrebbe tentato un approccio piuttosto diretto dopo averla invitata tramite uno dei suoi musicisti, a una festa nel corso della quale il cocktail della donna sarebbe stato in qualche modo ‘trattato’ con una sostanza che l’ha stordita.
Che cosa sia successo di preciso non si sa. La donna, una fan della band da diversi anni, è tornata a casa denunciando l’episodio con un gran numero di video sui social. La donna, che inizialmente aveva presentato denuncia in anonimato, ha poi deciso di esporsi. È una 24enne irlandese, Shelby Lynn.
La polizia lituana dopo poche ore ha chiuso l’inchiesta sostenendo di non avere alcun elemento di indagine. La band d’altronde era già ripartita. Ma il caso ormai era aperto. Anche perché diverse altre donne hanno denunciato di avere subito un’esperienza del tutto simile in altri concerti e in altre città.
Numerose altre denunce
Inizialmente i Rammstein hanno smentito tutto con un secco comunicato: “Esprimendo la massima solidarietà a tutte le donne che vivono un’esperienza del genere possiamo garantire che nessuno della band o del suo staff è in alcun modo responsabile o riconducibile ai fatti accaduti…” era il tono della nota.
Ma dopo ulteriori denunce la band ha preferito restare in silenzio, limitandosi a dire che “il tono prevenuto della stampa e di alcuni media on line non era pportuno.
Lindemann, nel frattempo si è visto cancellato il suo contratto editoriale con la società che pubblicava i suoi libri di poesie e racconti in Germania.
Stando invece a quanto ufficializzato dalla procura di Berlino, il cantante sarebbe adesso sotto indagine. Diverse altre donne si sono fatte avanti con accuse di molestie e violenza e affermano di essere state drogate e avvicinate per essere partecipi di attività sessuale. La notizia è stata ufficializzata anche dall’autorevole agenzia France-Presse.
L’indagine della procura
C’è anche una nota ufficiale della procura di Berlino, la stessa che tempo fa aveva aperto un’inchiesta su Roger Water per la nota vicenda di apologia del nazismo relativo ai suoi travestimenti nello spettacolo This is not a Drill che hanno tenuto banco negli ultimi mesi.
Nella nota si legge: “Sono stati avviati procedimenti preliminari contro Till Lindemann per accuse relative a reati sessuali e distribuzione di stupefacenti”. Il portavoce ha dichiarato che a indagini in corso ci sarebbero stati ulteriori commenti per non mettere in pericolo l’inchiesta.
Un portavoce di Lindemann, contattato dalla France Press ha negato le affermazioni e le ha definite “false senza eccezioni”.
Dopo che la storia di Shelby Lynn è diventata virale, altre donne hanno affermato di essere state contattate da un direttore del casting. Si è parlato di una vera e propria organizzazione per portare donne alle feste private in presenza di Lindemann.
Una donna, ha riferito al The Guardian di essersi trovata svenuta per svegliarsi con Lindemann ‘sopra’ di lei. In un altro episodio avvenuto a Vienna del 2019 una donna ha detto di essere andata a un after party con Lindemann e di essere svenuta dopo un paio di drink trovandosi a fare sesso su Lindemann. Denunce attualmente al vaglio della procura di Berlino.