Blue, Lee Ryan di nuovo a processo per aggressione aggravata

Il cantante Lee Ryan, voce della boyband Blue, potrebbe affrontare un nuovo processo dopo un controverso episodio avvenuto su un aereo

Ancora problemi legali per Lee Ryan, cantante della boyband Blue che ha ottenuto un notevolissimo successo tra il 2001 e il 2005 prima di tornare in attività nel 2011. Il gruppo sta producendo musica, ha pubblicato lo scorso anno il suo sesto album in studio, il terzo dopo la reunion.

Lee Ryan, il processo a carico del cantante dei Blue

Lee Ryan era accusato di aggressione aggravata da motivi razziali dopo che aveva dato in escandescenze su un volo della British Airways. Il cantante si era dichiarato colpevole di aver aggredito un agente di polizia. Una scelta consigliata dal suo avvocato di allora, che nel frattempo è stato rimosso dal suo incarico.

Il vice magistrato Tan Ikram che sta seguendo l’istruttoria ha avanzato alcuni dubbi sul fatto che Ryan avesse ammesso la propria responsabilità dopo una corretta informazione delle sue consegenze.

L’episodio risale allo scorso anno. Una brutta discussione estremamente violenza. Alle accuse è seguito il processo che a gennaio aveva visto Ryan si dichiararsi colpevole dell’accusa di aggressione su consiglio del suo avvocato.

A giugno il cantante si è ripresentato in aula con un nuovo avvocato e una perizia nella quale si certifica che Lee Ryan soffre da sempre di ADHD, un disturbo dell’apprendimento sulla base del quale non è in grado di comprendere tutte le cose che gli vengono spiegate.

Al centro Lee Ryan in una foto dopo la reunion dei Blue
Al centro Lee Ryan in una foto dopo la reunion dei Blue – Credit ANSA (velvetmusic.it)

Procedimento non del tutto corretto

Durante l’udienza sono stati prodotti anche alcuni messaggi del precedente avvocato del cantante nel quale è scritto che Ryan “dovesse dichiararsi colpevole”. Alcuni testimoni avevano confermato la vicenda, dicendo tuttavia che anche l’atteggiamento dell’agente di polizia era stato piuttosto violento e provocatorio.

Agli atti anche le immagini della body-cam che ormai correda quasi tutte le pattuglie in servizio nel Regno Unito sono tenute a indossare per regolamento. Sulla base di queste immagini sembra che Lee Ryan si sia difeso da un’aggressione piuttosto che compierla.

A questo punto, anche lo stesso giudice ha evidenziato dubbi concreti sulla validità delle accuse e del procedimento: “Al signor Ryan è stato diagnosticato l’ADHD poi anche l’Asperger. Ho seri dubbi sul fatto che si trattasse di un’ammissione informata di colpa o di un’esecuzione di istruzioni. È evidente che l’imputato non aveva assolutamente chiara la situazione, e comunque non era accuratamente informato circa la sua ammissione di colpevolezza” ha detto nel corso dell’ultima udienza Il vice magistrato Tan Ikram.

Il processo dunque ricomincerà da capo. Una nuova udienza è stata rinviata a dopo l’estate.

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