Fabrizio Moro torna con un nuovo splendido singolo: sagace e pungente, l’artista romano dipinge un’ossessione dei nostri tempi: l’estetica.
L’artista romano torna con un brano che raccoglie non solo i suoi nuovi esperimenti sound, ma anche la sua critica ad una società ossessionata dalla bellezza.
Lui è uno dei cantautori e cantanti nostrani più amati e talentuosi: vincitore nel 2017, nella categoria Giovani, del Festival di Sanremo con il brano Pensa e l’anno successivo, nella categoria Big, in coppia con Ermal Meta con il brano Non mi avete fatto niente. Stiamo parlando chiaramente di Fabrizio Moro – nome d’arte di Fabrizio Mobrici – che nella scorsa kermesse condotta da Amadeus su Rai Uno da Sanremo, ha stregato pubblico e critica con il brano Sei Tu. L’artista romano ha appena rilasciato un nuovo ed interessantissimo brano.
Il nuovo brano dell’artista romano
Fabrizio Moro, come detto, è tornato è a mezzanotte è uscito, su tutte le piattaforme, il videoclip del suo nuovo brano Dove. Prodotto da PunxFilm, con la regia di Daniele Tofani, il brano è una critica sagace e pungente alla rincorsa alla ricerca della perfezione del corpo e alla continua esibizione. Nel singolo, Moro, in modo ironico, immagina di migliorare il suo aspetto fisico iniziando a frequentare palestre e centri sportivi, con fatica enorme. Alla fine, deluso, ritorna alla sua vecchia vita, e felicità, rappresentata dal consumo di un gustoso hamburger ipocalorico.
Come ha spiegato lo stesso artista romano: “È importante il mentre, non il dove. È questo il significato del testo di ‘Dove’. Volevo che il pubblico capisse quanto è importante quello che fai mentre cerchi di raggiungere la destinazione. La storia della mia vita è un non godersi mai niente”. Fabrizio Moro ha continuato: “Ogni volta metto una bandierina e cerco di raggiungerla, ma poi, quando ci arrivo, ne metto subito un’altra. Poche volte mi sono ‘goduto il tramonto’. Ora, con il passare del tempo, cerco di godere di più delle cose, man mano che invecchio sto sempre più attento ai dettagli. Quando bevo un bicchiere di vino me lo godo, prima non me ne rendevo conto”.