Un tempo era il destino degli artisti a fine carriera, quello dei concerti privati, ma ora nell’attuale economia dello spettacolo questa è un opzione valida anche per chi è all’apice della carriera, basta essere “generosi”.
Nel panorama musicale odierno le piattaforme come Spotify hanno cambiato il modo di usufruire della musica, la facile reperibilità di un qualsiasi artista in qualsiasi momento ha reso obsoleta l’abitudine di mettere un disco e ascoltarlo dall’inizio alla fine. Nonostante il ritorno del vinile regga ancora gloriosamente, il pubblico ormai o acquista il supporto fisico, anche per il fascino vintage dell’oggetto stesso, o usa una qualsivoglia piattaforma per saltellare da un brano all’altro.
Questo cosa comporta? Inevitabilmente l’industria della musica affida i suoi introiti meno alla vendita del singolo album e più agli eventi live come concerti e festival. Ed è la moda del momento ingaggiare artisti anche del calibro come Beyoncè, Drake o Lady Gaga per fare concerti privati, qualora si abbia la possibilità di poter affrontare un cachè a dir poco sostanzioso. Recente l’esempio del rapper Flo Rida che si è esibito al bar-mitzvah (il raggiungimento della maggiore età nella religione ebraica) del figlio di un dirigente di una società di servizi finanziari, per un compenso da centinaia di migliaia di dollari.
Anche le Super Star si esibiscono negli eventi privati
Le cifre che vengono pagate a queste star per le loro esibizioni sono spesso nell’ordine delle centinaia di migliaia o milioni di dollari, riflettendo la loro fama e il valore che possono aggiungere all’evento. Questi compensi eccezionali sono generalmente accessibili solo a una ristretta cerchia di individui estremamente ricchi o società che possono permettersi tali spese.
Altro illustre esempio quello di Lady Gaga che nel giugno dell’anno scorso ha cantato per il matrimonio di un magnate inglese proprio qui in Italia, precisamente a Villa Olmo una villa per eventi sul lago di Como che il magnate ha affittato per un mese intero.
Spesso per gli artisti internazionali queste sono occasioni per guadagnare anche milioni di dollari senza le difficoltà e l’impegno che richiedono i concerti che ospitano migliaia di persone, ma bisogna stare attenti, ad esempio nel 2011 Mariah Carey, 50 Cent, Usher e Nelly Furtado dichiararono il loro rammarico per aver partecipato alle feste organizzate dalla famiglia dell’ex dittatore Muammar Gheddafi, che governò la Libia col pugno di ferro per quasi 40 anni.
E’ naturale che l’industria della musica evolva, adattandosi ai bisogni degli utenti, alle nuove tecnologie e anche alle moda, sperando che non si scada nella semplice mercificazione dell’arte e cercando di mantenerne intatto lo spirito.