Con oltre 22mila persone alla data zero del suo spettacolo, Tiziano Ferro ha dato il via alla sua lunga tournee negli stadi
Ci sono voluti rinvii che hanno reso l’attesa estremamente lunga e spasmodica. Ma alla fine Tiziano Ferro è ripartito per quella che può essere considerata la tournee più importante di tutta la sua carriera. Non solo per i fan, ma anche per lei. Perché non gli era mai successo di restare lontano dal suo pubblico addirittura per sei anni.
Palco davvero molto imponente ed estremamente tecnologico. Una scelta diversa rispetto all’ambiente altrettanto grandioso del suo ultimo tour (Il Mestiere della Vita, 2017), dominato da una serie di piani basculanti che a un certo punto lasciavano cadere una grande quantità d’acqua sulla scena. La superfice è di mille metri quadrati, la lunghezza complessiva della scena è di 45 metri, schermi e luci sono alti quasi 20 metri. Massiccio dispiegamento di punti luce mobili che sovrastano tutta la struttura del palco e le passerelle che si estendono fino in mezzo al pubblico.
Molto bella l’animazione video sulla quale nascono immagini vecchissime e di repertorio, frammenti di video: il lavoro di editing e di produzione è davvero molto bello e creativo.
La scaletta è estremamente ampia. Rispetto all’ultimo tour sono usciti due dischi: Accetto miracoli e Il Mondo è nostro. La scelta di Tiziano Ferro è molto sensata ed equilibrata tra promozione e i pezzi più datati, quelli che tutti vogliono sentire.
Tra i momenti più alti dello spettacolo c’è la dedica a Raffaella Carrà: “Amica mia, ci unisce un racconto infinito fatto di balli, risate, notti in giro per Madrid, pomeriggi a raccontare storie, serate a parlare di sogni e progetti. Hai creduto in me da subito, mi hai spinto, incoraggiato, sostenuto. Mi hai aiutato a mettere insieme i frammenti dello specchio rotto dal quale osservavo il mio riflesso distorto. Quando mi hanno detto che sei andata via ho passato una settimana in ginocchio. Ma l’addio non conta quando la storia che hai scritto è rimasta nel sangue di chi ti ama”.
Raffaella è mia è uno dei momenti più ballati dello show. Che propone anche un segmento estremamente intimo ed emotivo per La prima festa del papà, scritta subito dopo la nascita dei due figli avuti con il marito Victor Allen.
Niente cover – anche se dal video parte un omaggio ad Almeno tu nell’universo di Mia Martini – e grande spazio soprattutto ai suoi brani più famosi che uno via l’altro compaiono in scaletta con una distribuzione intelligente che non dimentica nulla di quello che la gente vuole sentire. E dunque Sere Nere, Imbranato, Stop! Dimentica, Xdono, Ti scatterò una foto, Rosso Relativo...
Spazio per una riflessione più seria su Il Conforto, eseguita in una versione molto intima: “Dedicata a chiunque ha subito una violenza che non doveva, perché il conforto è un diritto di tutti. Non siete soli, apritevi. Nessuno ha il diritto di togliere senso di protezione e conforto. Non ho bisogno di fare nomi, sapete di cosa sto parlando”.
Parole che ricordano i tanti femminicidi di questi ultimi tempi, su tutti quello di Giulia Tramontano, non citata dal cantante… ma quando l’applauso parte sembra evidente che i 22mila di Lignano pensino a lei.
La parte finale è decisamente più dolce che ballabile: a chiudere una scaletta di due ore e mezza e 33 brani sono Lo Stadio, Non me lo so spiegare e Il Sole esiste per tutti.
Oggi si riparte da Torino. In tutto quattordici le date che al momento hanno già garantito mezzo milione di biglietti venduti.
Accetto miracoli
Buona (cattiva) sorte
La differenza tra me e te
Sere nere
Hai delle isole negli occhi
Il mondo è nostro
Ti scatterò una foto
Xdono
Imbranato
Indietro
Destinazione mare
L’amore è una cosa semplice
Ed ero contentissimo
E Raffaella è mia
Balla per me
Il regalo più grande
Addio mio amore
Alla mia età
L’ultima notte al mondo
Per dirti ciao!
Ti voglio bene
La prima festa del papà
La vita splendida
Stop! Dimentica
E fuori è buio
Potremmo ritornare
Incanto
Il conforto
La fine
Rosso relativo
Lo stadio
Non me lo so spiegare
Il sole esiste per tutti
11 giugno 2023, Torino, Stadio Olimpico
15 giugno 2023, Milano, Stadio Giuseppe Meazza di San Siro
17 giugno 2023, Milano, Stadio Giuseppe Meazza di San Siro
18 giugno 2023, Milano, Stadio Giuseppe Meazza di San Siro
21 giugno 2023, Firenze, Stadio Artemio Franchi
24 giugno 2023, Roma, Stadio Olimpico
25 giugno 2023 Roma, Stadio Olimpico
28 giugno 2023, Napoli, Stadio Diego Armando Maradona
01 luglio 2023, Bari, Stadio San Nicola
04 luglio 2023, Messina, Stadio San Filippo
08 luglio 2023, Ancona, Stadio Del Conero
11 luglio 2023, Bologna, Stadio Renato Dall’Ara
14 luglio 2023, Padova, Stadio Euganeo
16 luglio 2023, Santa Margherita Di Pula, Forte Arena
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