Grandissima attesa per il Knotfest, lo show in programma a Bologna che avrà gli Slipknot come pezzo forte ma la band arriverà senza due elementi storici
È fissato per domenica 25 giugno all’Arena Parco Nord di Bologna uno degli appuntamenti più attesi della stagione live del rock in Italia. Si tratta ovviamente del Knotfest, il festival curato e prodotto dagli Slipknot che arriva per la prima volta nel nostro paese con nomi di grande rilievo.
Slipknot in arrivo a Bologna
Insieme agli Slipknot è prevista la presenza di altri sei gruppi in una scaletta lunghissima: i cancelli si apriranno poco dopo mezzogiorno. Nell’ordine dal primo pomeriggio si esibiranno Destrage, Nothing More, Lorna Shore, I Prevall, Amon Amarth, Architects e a chiudere il lunghissimo set ovviamente con gli Slipknot che tornano in Italia dopo diversi anni di assenza. Ci sono tuttavia due defezioni importanti e significative.
Craig Jones lascia il gruppo
La prima è definitiva, ed è sicuramente la più clamorosa: a lasciare la band è il tastierista Craig Jones. Famoso per la sua maschera molto caratterista, una faccia irta di chiodi sporgenti. Jones, ribattezzato #133, era nella band dal 1996 da quando aveva sostituito il chitarrista Donnie Steele. Entrò nella band dopo la sua lunga collaborazione con Joey Jordison, il batterista fondatore della band scomparso due anni fa a causa delle conseguenze di una grave malattia neurologica.
Nonostante l’identità degli Slipknot non fosse più un mistero da molti anni, Jones era sicuramente il membro della band che ha protetto la sua privacy con maggiore riservatezza. Non amava farsi fotografare senza la sua maschera.
Un killer mancato
Personaggio davvero singolare. In una intervista, anni fa, dichiarò di essere un killer mancato: “Ho guidato un carrello sollevatore per dieci ore al giorno, tutti i giorni per molti anni. Meglio suonare con gli Slipknot. Diversamente potrei essere un killer professionista eccellente”.
Una delle tante provocazioni che fanno parte della storia e degli aneddoti di una band trasgressiva come pochissime altre.
Craig Jones si occupava si suoni elettronici, campionamenti e programmazione. Non sono stati resi noti i motivi del suo abbandono. Con uno scarno comunicato la band ha confermato la separazione facendogli i migliori auguri per il futuro. Al suo posto ieri sera in Austria, al Nova Rock, si sono presentati con un nuovo tastierista del quale non si sa assolutamente nulla. Ovviamente anche lui con il volto coperto, una sorta di maschera di pelle deformata con una cerniera davanti alla bocca.
I problemi del Clown
Tour senza un altro membro storico, Shawn “Clown” Crahan, il percussionista con la maschera da pagliaccio che ha annunciato di non potersi unire al resto della band: “Sono tornato a casa a sostenere mia moglie per alcuni problemi di salute e tornerò in viaggio il prima possibile. Ci siamo già passati e, come sempre, apprezziamo l’amore e il supporto. Ci vediamo tutti molto presto” ha scritto Cahan sui social della band.
Già in passato il musicista aveva confermato le difficoltà di salute di sua moglie Chantel affetta dal morbo di Crohn.
Slipknot, drammi e liti
La storia degli Slipknot, molto amati anche nel nostro paese , è ricca purtroppo di episodi anche estremamente tragici. La morte di Joey Jordison, che lasciò la band già nel 2013 per i suoi gravissimi problemi di salute.
Tragica anche la morte del loro bassista Paul Gray, il #2, poi ribattezzato The Pig per la sua grossa maschera da maiale. A stroncarlo nel 2010 una dose di fentanyl e morfina. L’autopsia accertò gravi disturbi cardiaci e numerose sostanze farmacologiche nel sangue. La morte di Gray fu uno shock per tutta la band e in particolare per Corey Taylor, il cantante, che gli era profondamente legato.
In precedenza la band si separò in modo traumatico anche dal percussionista Chris Fehn per una questione economica che finì in tribunale.