La tragica scomparsa di Aaron Carter, il cantante e attore fratello minore di Nick dei Backstreet Boys continua a far discutere
A distanza di sei mesi la morte di Aaron Carter è ancora un giallo che fa discutere e senza una soluzione apparente. Il cantante e attore americano, molto popolare negli Stati Uniti non solo perché fratello minore di Nick Carter, cantante dei Backstreet Boys, ma anche per la sua intensa attività tra tv e social, è stato trovato un morto nel bagno della sua camera il 5 novembre scorso.
Inizialmente il coroner e la procura della contea di Lancaster, California, avevano avviato un’indagine per accertare le cause del decesso che in un primo momento sembrava essere riconducibile a un’overdose di droga. Ipotesi che non ha mai completamente convinto i familiari. In modo particolare la madre del cantante, Jane Schneck, che ancora ieri con una dichiarazione pubblica ha chiesto a gran voce la riapertura delle indagini.
Aaron Carter, la morte resta un giallo
Le parole della madre di Carter sono inequivocabili: “C’è stato un delitto, e in quel bagno è stato commesso un omicidio”. La scena del decesso del giovane attore e cantante, un vero idolo quando appena 12enne aveva cominciato a incidere i suoi primi dischi, è la vasca da bagno dove Carter è stato trovato privo di vita diverse ore dopo il decesso. Aveva 34 anni.
In realtà, nonostante la polizia riferisca di non avere elementi per aprire un’indagine più ampia ipotizzando un’accusa di omicidio o di morte procurata da altro reato – ad esempio la cessione di droga tagliata male –le cause del decesso non sono ancora ufficiali. Perché l’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles attende ancora i risultati di un rapporto tossicologico.
“Riaprite le indagini”
La madre di Aaron Carter ha chiesto un’indagine vera e seria: “Avrebbero dovuto ispezionare la casa di mio figlio come possibile scena del crimine. Ma non l’hanno fatto per via del passato di dipendenza di Aaron. Ma in quella casa e in quel bagno sono successe cose poco chiare, sono entrate e uscite persone. Alcuni oggetti sono spariti. E sicuramente ci sono persone molto informate che non hanno ancora parlato e che non vogliono collaborare”.
Secondo la donna il figlio era al centro di numerose minacce: “Era ricattato, aveva cercato di uscire più volte dalla droga ma le persone che aveva intorno e che lo sfruttavano glielo hanno sempre impedito. Aveva ricevuto molte minacce di morte. E chi lo conosceva sa che la sua vita era un inferno”.
Il pensiero del fratello
Dopo la morte di Aaron Carter, suo fratello Nick dei Backstreet Boys, attualmente di nuovo in tour insieme dopo molti anni, ha reso omaggio alla star: “Sono devastato. Anche se io e mio fratello abbiamo sempre avuto una relazione complicata, il mio amore per lui non è mai svanito. Mi sono sempre aggrappato alla speranza che in qualche modo, un giorno, volesse percorrere un sentiero sano e alla fine trovare l’aiuto di cui aveva così disperatamente bisogno”.
Nick, il biondo dei Backstreet Boys ha da poco pubblicato una canzone dal titolo “Hurts To Love You”, il cui ricavato andrà a sostengo di On Our Sleeves, un fondo per la salute mentale dei bambini. Aaron Carter per lungo tempo era stato molto popolare anche in Italia non solo per il successo di alcuni brani ma anche per il reality House of Carters. Un successo pagato a prezzo carissimo con problemi di alcol, droga e depressione.