La band di “Io, vagabondo” è pronta a tornare con un nuovo album e nelle piazze d’Italia. Polemica per il loro mancato invito a Sanremo.
I Nomadi sono una storica band italiana che ha lasciato un segno indelebile nella scena musicale del paese. Fondati a metà degli anni ’60 a Reggio Emilia, sono diventati un punto di riferimento per il rock italiano e la musica d’autore.
Il nucleo originale della band era composto da Augusto Daolio, Beppe Carletti, Franco Midili e Leonardo Manfredini, con l’aggiunta successiva di altri talentuosi musicisti. I Nomadi hanno saputo mescolare abilmente rock, pop e folk, creando un sound unico che li ha distinti dalle altre band italiane dell’epoca.
Brani come “Io vagabondo” e “Dio è morto” sono diventati degli inni generazionali, capaci di toccare le corde più profonde degli ascoltatori. Proprio quest’anno, nel 2023, la band festeggerà 60 anni di carriera e ha deciso di festeggiare pubblicando un nuovo album e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.
Per celebrare questo importante traguardo, i Nomadi lo scorso 5 maggio l’album “Cartoline da qui“, il loro quarantatreesimo album in studio. Questo nuovo lavoro contiene 12 canzoni: alcune sono canzoni inedite, altre sono classici della musica italiana ripensati e con nuovi arrangiamenti. La band partirà tra poco per un tour celebrativo che, secondo le parole di Beppe Carletti, tastierista e fondatore del gruppo, durerà per circa 70-80 date.
Nella stessa intervista, Carletti ha anche parlato di una situazione a suo dire poco piacevole: il loro mancato invito a Sanremo negli ultimi anni. L’artista ha dichiarato: “Si vede che non ci considerano grandi, è la risposta che mi son dato. Sapevo da luglio che non ci saremmo andati, forse non siamo belli abbastanza. Uno un po’ male ci rimane ma viviamo lo stesso“. E aggiunge: “Anche quest’anno faremo 70-80 date. Quando vai in una piazza e la trovi piena di persone che ti aspettano e ti abbracciano, vieni ripagato di qualsiasi Sanremo mancato“.
Nella loro lunga carriera, i Nomadi hanno partecipato in gara a Sanremo solo due volte: nel 1971, con la canzone “Non dimenticarti di me“, e nel 2006, con “Dove si va“, con la quale vincono nella categoria Gruppi.
Il tastierista ha colto l’occasione anche per dire la sua sulla situazione attuale in cui si trova la musica italiana: “La musica ha perso un po’ di valore. Comprando un disco lo puoi tenere in mano, ti resta per ricordo ed è qualcosa di tangibile. Sarò all’antica, ma ora non rimane niente: è musica usa e getta“.
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