Accusa di plagio, anzi… addirittura di furto per Puff Daddy, alias P. Diddy, che avrebbe rubato il brano a una rapper
Si profila una causa che potrebbe finire in tribunale, o magari molto prima con una transazione amichevole, per Puff Daddy, alias P. Diddy, alias Sean Combs se consideriamo tutti i suoi alter-ego tra anagrafe e nomi d’arte, accusato da una rapper emergente di aver fatto propria una canzone non sua.
Puff Daddy, il segreto del suo successo
Puff Daddy deve la sua immensa fortuna al singolo I’ll be missing you, prodotto a inizio carriera, era il 1997, sul famoso loop di Every Breath You Take, scritto da Sting per The Police, altro brano che in passato gli ha procurato qualche ‘amichevole’ indiretta vicenda legale. Da allora la sua carriera è stata incentrata più sulla produzione e sulle attività imprenditoriali che sulla musica. Perché, pur continuando a scrivere e a registrare brani, Puff Daddy ha accumulato una ricchezza notevolissima lavorando come imprenditore, agente, talent e producendo artisti semisconosciuti destinati poi a una fama immensa.
La prima è stata niente meno che Jennifer Lopez, una delle sue prime fidanzate ufficiali. Fu lui a produrle il primo disco. Anche se poi il rapporto personale si concluse malissimo e immediatamente dopo il grande successo J.Lo gli dedicò una canzone ruvidissima dal titolo Love Don’t Cost a Thing nel cui video lei si spogliava di tutti i suoi regali, oro, gioielli e capi firmati fino a restare completamente nuda. Ma questa è un’altra storia…
Una fortuna immensa
Dal suo primo disco No Way Out Puff Daddy ha registrato solo quattro album, l’ultimo dei quali risale al 2006. Poi si è dedicato soprattutto alla produzione e a numerose attività imprenditoriali che hanno avuto tutte un enorme successo.
Si è comprato una società di produzione, poi una TV, quindi la quota di una importante agenzia di artisti, modelli e attori, infine ha investito in diverse attività: vestiti e abbigliamento, accessori, acqua e bibite. La sua biografia dice che ha festeggiato i suoi 45 anni con un miliardo di dollari sul suo conto in banca. Magari è esagerato ma fa parte della narrativa del personaggio che ama essere al entro dell’attenzione da sempre.
La vicenda legale con Sting
Famosa la recente notizia con la quale ha corretto Sting sulla cifra che gli deve pagare mensilmente per i diritti di I’ll Be Missing You, un brano dedicato a Notorius B.I.G., suo vecchio amico, tragicamente scomparso in un agguato all’epoca della faida tra le gang e le crew dei rapper nel 1997.
Da sottolineare che Daddy-Combs e Sting sono amici da anni e che a fare causa al rapper fu non tanto il bassista dei Police quando la società editrice della band. Alla fine la transazione fu negoziata con un assegno mensile da 60mila dollari. Che non sembra avere intaccato le potenzialità economiche del rapper.
La canzone contesa
Ma venendo all’ultima notizia. Puff Daddy, con quella che dovrebbe essere la sua ultima denominazione artistica Diddy, ha appena iniziato le registrazioni di quello che dovrebbe essere il suo clamoroso ritorno in attività. Al momento si sa che nel suo studio ha realizzato una decina di canzoni. E immediatamente sono esplose alcune polemiche.
Uno dei suoi nuovi brani che si intitola Act Bad è finito in rete. E una giovane artista semisconosciuta – tale Swinderella – l’ha subito citato in giudizio perché in realtà il brano sarebbe il suo.
Chi ha ascoltato la canzone di Daddy e quella di Swinderella sostiene che non si assomiglino neppure. Ma intanto questo ha portato all’attenzione dei media sia il fatto che Daddy sta registrando disco, sia il nome di Swinderella che, guarda caso, fa parte del portafoglio di artisti sotto la protezione del rapper.