Dopo più di 10 giorni dal concerto evento di Bruce Springsteen a Ferrara, ancora impazza la polemica. Ora a parlare è direttamente il musicista.
Dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna mettendo in ginocchio la popolazione, non sono mancate le polemiche feroci riguardo il concerto del rocker Bruce Springsteen. Il grande artista internazionale accompagnato dalla sua band, infatti, ha deciso di portare in scena il suo spettacolo il 18 maggio, proprio poche ore dopo l’evento catastrofico che aveva colpito le popolazioni del territorio circostante.
Il concerto, tenutosi a Ferrara, aveva però scatenato le reazioni di colleghi e addetti ai lavori. In molti, infatti, non avevano esitato a criticare il cantante riguardo la scelta di non annullare il concerto e, soprattutto, di non fare alcun accenno durante la serata.
L’inondazione che ha colpito la Romagna e che ha provocato 15 morti, infatti, non è stata in alcun modo menzionata durante la serata che si è svolta come un qualsiasi altro concerto di musica rock.
Le parole del musicista, scagionano il rocker, ma lasciano molti dubbi
Ora, a distanza di quasi due settimane dall’evento si riapre il caso grazie alle dichiarazioni del chitarrista Stevie Van Zandt. Attraverso il suo profilo Twitter, infatti ha parlato della situazione nella quale si sono trovati inconsapevolmente: “Non sapevamo nulla, l’unica cosa di cui eravamo a conoscenza è che lo staff aveva dovuto fare gli straordinari a causa della pioggia. La location, infatti, era diventata una gran buca di fango. Questo è tutto“.
Le dichiarazioni sembrano scagionare definitivamente il grande rocker internazionale, ma c’è ancora chi non si lascia convincere dalle parole. A molti, infatti, sembra quantomeno bizzarro che un artista del calibro di Bruce Springsteen, che comunque soggiornava nei luoghi dove è avvenuto il disastro, non fosse a conoscenza di quello che stava succedendo intorno a lui.
L’evento catastrofico, infatti, aveva avuto una risonanza internazionale e addirittura era arrivato ad occupare le prime pagine dei più autorevoli quotidiani europei e mondiali.
Dopo le parole del chitarrista sono comunque arrivate anche quelle del fondatore dell’agenzia che si occupa di portare Springsteen in Italia. Claudio Trotta, ha dichiarato dopo poco: “La scelta di suonare è stata condivisa da noi; a Ferrara, la città che ha ospitato l’evento, è stata sempre in zona verde. Una scelta che riprenderai nuovamente, tornando indietro“ dimostrando quindi di aver affrontato il problema prima della messa in scena. Parole che, quindi non si accordano alle dichiarazioni del chitarrista, ma che comunque tendono a scagionare la star internazionale.