Tra le tante belle testimonianze che riguardano la scomparsa di Tina Turner c’è anche quella di Cher, sua amica da almeno cinquant’anni
Tra le persone più vicine a Tina Turner, non soltanto nei momenti del grande successo anche in quelli di difficoltà successivi alla sua separazione dal marito Ike, c’è sicuramente Cher. Le due cantanti avevano fatto amicizia alla fine degli anni ’60 pur essendo enormemente diverse l’una dall’altra. Eppure, forse proprio per questo, si sono volute molto bene arrivando a sostenere ognuna la carriera e la vita dell’altra nei momenti di maggiore difficoltà.
In una lunga intervista MSNBC, Cher ha parlato del suo rapporto davvero speciale con Tina Turner. Ma anche di quelli che sono stati gli ultimi giorni di vita della rockstar perché una delle pochissime persone che aveva libero accesso alla villa di Zurigo dove Tina è morta, era proprio lei.
La loro amicizia, inevitabilmente, è nata durante un tour: “Ci siamo conosciute al Cow Palace di San Francisco. Io ero in tour con mio marito, lei con il suo. E ognuna di noi aveva i suoi problemi. Ci siamo piaciute fin da subito. Lei era una persona estremamente generosa, spontanea ricca di un’umanità solare. Le piaceva che le persone intorno a lei stessero bene, in questo è sempre stata straordinaria e qualcuno sicuramente ne ha approfittato. Artisticamente era un mostro sapeva tenere il palco come nessun’altra è stata la più grande artista della nostra generazione, capace di trasformare una pessima canzone in successo e uno show mediocre in delirio del pubblico. Era una calamita, quando era sul palco la gente guardava solo lei. L’importante era non soffrirne e non esserne gelosi. Perché la sua generosità non lo meritava”.
Curioso che due prime donne siano entrate in relazione e in sintonia restando amiche per così tanti anni: “Abbiamo avuto i nostri alti e bassi che spesso coincidevano con le difficoltà che dovevamo affrontare. Lei ha avuto i suoi problemi io i miei. Ma con il passare degli anni ci siamo avvicinate ancora di più. Io le sono stata vicino e lei sicuramente mi è stata di grande incoraggiamento quando ce n’era bisogno. Non ho mai avuto un rapporto, un’altra amicizia così perfetta, di totale e assoluta sintonia. Anche quando vivevamo molto lontane, perché lei aveva scelto di trasferirsi in Europa, ci sentivamo regolarmente e appena possibile la andavo a trovare”.
Gli ultimi tempi di Tina Turner sono stati davvero terribili. La malattia le aveva tolto la possibilità di esibirsi ma forse anche la gioia di vivere: “Aveva sopportato davvero tantissime sofferenze e ne era uscita sempre più forte di quello che era all’inizio. Ma da questa cosa sapeva che non si poteva uscire. Sapeva che la malattia l’avrebbe indebolita. Una delle cose che non sopportava era l’idea di perdere la lucidità mentale. Anche negli ultimi tempi cercava di mantenere il controllo su tutto. Per sua fortuna ha avuto un marito straordinario, che l’ha amata immensamente e che ha provveduto in tutto e per tutto a lei. In questo la vita le ha restituito molto di quello che non le aveva concesso in un primo momento”.
Cher racconta l’ultima telefonata con la sua amica Tina: “Ogni volta che la chiamavo cercava sempre di non far capire quanto stesse male. Detestava l’idea che le persone sapessero che stesse soffrendo, era una cosa che proprio non tollerava. Per molte ore al giorno doveva sottoporsi a lunghe sedute di dialisi che affrontava in casa. Eppure ha cercato di lavorare sempre, anche negli ultimi giorni, occupandosi della sua società di pubblicazioni, della mostra che la riguardava, delle repliche del musical che di anno in anno ottiene sempre più spazio in paesi sempre diversi. Quando l’ho vista si vedeva che soffriva tanto. Ma sorrideva tantissimo. Una donna incredibile con una forza d’animo genuina e straordinaria. Ammiro il coraggio con cui ha combattuto la malattia guardandola in faccia. Ma anche il modo in cui alla fine mi ha confessato di non farcela più. Come quando mi ha detto che era pronta, che non voleva più sopportare tutta questa sofferenza. Io le ho detto di non parlare in questo modo: ma in fondo la capivo. Ogni volta che andavo a trovarla la trovavo sempre più debole, sempre più sofferente. Pensavo che il vedermi la rendesse felice. Ma alla fine ho scoperto che vederla, soprattutto, rendeva felice me”.
Tina Turner ha spedito a Cher un regalo molto personale: “Le sue scarpe con il tacco… altissime, non so come facesse a correre e ballare. Anche su quei tacchi era una dea…”
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