Pensando al proprio futuro il quotatissimo rapper Travis Scott ha rivelato i suoi piani assolutamente inconsueti
Rap e hip-hop sono generi musicali che arrivano dalla strada, che rivendicano un riscatto sociale che parte dai ghetti e dagli slum delle zone più povere e violente degli Stati Uniti urbani.
Chi scrive parla quasi esclusivamente di soldi da guadagnare, auto da comprare, donne da sedurre e tutta la simbologia – a cominciare dai capi firmati e dalle catene d’oro al collo – rivendicano quella ricchezza che è l’aspirazione comune.
In realtà con gli anni il rap è diventato molto di più e molto altro. Se è vero che i soldi sono ancora un argomento comune e molto sfruttato, da una parte i testi sono degenerati verso aspetti più violenti e aggressivi. Il fenomeno del dissing, quello dell’esaltazione legato a fatti di sangue che spesso sono anche degenerati in guerre tra bande e omicidi.
È proprio di ieri la notizia del rapper Fetty Wap condannato a sei anni di carcere per traffico di droga. E come aggravante i giudici hanno inserito anche i toni dei suoi testi, spesso inneggiante alle sostanze stupefacenti e al modo in cui possono portare soldi estremamente facili.
Una condanna che farà giurisprudenza: la procura aveva chiesto nove anni di carcere federale. Fetty Wap ne sconterà cinque in prigione e uno di libertà vigilata. Ma non avrà la possibilità di scrivere, produrre o pubblicare nuovi dischi.
C’è anche una parte più intellettuale del rap che merita grandissima considerazione. I De La Soul per esempio, che sono considerati un gruppo di cultura ultra-universitaria. E ci sono anche rapper che non hanno alcuna intenzione di dedicarsi alla delinquenza o ai traffici illeciti per fare i soldi.
Travis Scott a sua volta ha rivelato che ha intenzione di frequentare l’illustre Università di Harvard per studiare architettura una volta che i suoi giorni da rapper saranno conclusi.
“È l’architettura è la mia vera passione – ha spiegato Scott – ho intenzione di iscrivermi al programma di architettura ad Harvard GSD anche se cercherò di andare avanti con la musica quanto più avanti possibile anche se mi piacerebbe trovare il tempo per fare entrambe le cose”.
In realtà all’Università Travis Scott c’è già andato, invitato proprio ad Harvard per tenere una Master Class sulla creatività davanti a 500 studenti.
“Volevamo che i nostri partecipanti si impegnassero con un creativo diverso da quelli standard che si dedicano ad arti figurative classiche – ha spiegato uno dei rettori che aveva organizzato l’incontro – e con la sua creazione di ASTROWORLD, Travis Scott ha fatto proprio questo”.
Travis Scott nei suoi testi parla spesso di creatività e di un concetto a lui caro, quello di utopia: “La creatività richiede un’applicazione pratica, non puoi stare davanti allo schermo in uno studio – dice il rapper e produttore – credo che l’architettura in questo senso sia l’applicazione più concreta e forse realizzabile dell’utopia. Che significa anche sognare e provare a mettere in pratica quello che dovrebbe essere la vita del futuro”.
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