I Foo Fighters sono tornati per la prima volta sul palco dopo la morte di Taylor Hawkins per iniziare un nuovo tour
Raramente c’è stata così tanta attesa per il ritorno in scena di una band. Nel primo evento live dei Foo Fighters c’era davvero tutto. L’entusiasmo per una band che si riconferma popolarissima ed estremamente amata, la curiosità per un nuovo album in uscita, il senso di festa e di appartenenza dei suoi fan. Ma anche la commozione perché iniziando un nuovo percorso importante il gruppo lascia alle sue spalle un capitolo indimenticabile rappresentato da Taylor Hawkins, scomparso tragicamente lo scorso anno.
Ieri sera a Gilford, nel New Hampshire, i Foo Fighters hanno suonato il loro primo concerto con il nuovo batterista Josh Freese, presentato solo pochi giorni fa nel corso di un evento in streaming ai fan della band. Non un concerto vero e proprio: piuttosto un numero #0, una sorta di prova generale in attesa del lungo tour mondiale che poco per volta ha accumulato date e serate un po’ ovunque. Due quelle in Europa, in Germania, ai festival Rock Im Ring e Rock Im Park.
La band è salita sul palco tradendo anche un pizzico di emozione e commozione: evidente il momento di esitazione quando Dave Grohl si è girato verso la batteria con Freese che gli ha sorriso prima di attaccare il brano di esordio.
La band ha subito attaccato Rescued, il primo singolo del nuovo album in pubblicazione But Here We Are per poi proseguire una scaletta essenziale, non particolarmente lunga, ma comprensiva di tutti i capitoli della vita della band. In tutto 21 canzoni.
Tre le canzoni nuove eseguite in anteprima come Under You, Nothing At All e la title track del disco eseguita per la prima volta dal vivo.
La band ha pescato a piene mani dal repertorio di maggiore successo. Non sono mancati i classici: come Learning to Fly, Time like these che aveva aperto gli show tributo dedicati a Hawkins, Breakout. Tra i brani più datati del primissimo repertorio anche My Hero e una versione estremamente aggressiva di Monkey Wrench. Straordinarie The Pretender e All My Life.
Non sono mancati i momenti davvero emozionanti in particolare quello in cui Dave Grohl ha presentato Freese: “Non saremmo qui se non fosse per lui, quindi vorrei che tutti gli facessero un clamoroso applauso…”
Freese indossava una bizzarra canotta nera con la scritta Impiegato del mese. E subito dopo Grohl ha attaccato una canzone estremamente amata dal pubblico… “qualcosa che non avrei mai voluto cantare così, ma proprio per questo lo devo proprio fare. Io e Taylor cantavamo questa canzone insieme, ora cercherò di farlo da solo per lui, datemi una mano”. E con le lacrime agli occhi ha attaccato una dolcissima versione acustica di Cold Day in the Sun, la canzone scritta da Taylor Hawkins, mentre alle sue spalle compariva il logo del falco del batterista scomparso lo scorso anno. Pubblico in lacrime almeno quanto il cantante, con la voce strozzata in gola.
Questa Rescued, la canzone che ha aperto lo show
Questa invece la struggente Cold Day in the Sun
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